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Sanità, tra tagli e sprechi

In un libro la ricetta per coniugare risparmi e servizi standard

di Francesco Chyurlia
(f.chyurlia@rai.it)

L’European Healthcare Fraud & Corruption Network ha stimato nel 2010, all’interno dell’Unione europea, 56 miliardi di euro di sprechi a causa di frodi e corruzione in sanità. In Italia tra il 5 e il 10% dell’intero fondo sanitario nazionale, per un importo tra i 5 e i 10 miliardi annui, viene sprecato sotto forma di esami non necessari, truffe , ricoveri inutili, terapie inappropriate, acquisti non trasparenti. Solamente la cattiva comunicazione medico-paziente determina annualmente richieste di risarcimento danni da parte del paziente fino a 2,5 miliardi euro. Questi sono solo alcuni dei dati riguardanti gli sprechi e le inappropriatezze nel settore sanità.

Il tema è caldo, ed è proprio di questi giorni la nomina di Enrico Bondi a commissario straordinario per la spending review, dove i capitoli cruciali dei tagli riguarderanno acquisti e appalti nella Pubblica Amministrazione, con una attenzione particolare al mondo sanitario. In questo quadro, la medicina narrativa – approccio metodologico che avvalora oltre al quadro clinico ed ai sintomi del paziente, l’ascolto attento della storia del malato e del suo contesto di riferimento – può essere e diventare sempre più metodologia di sostenibilità per una sanità che richiede un riassetto organizzativo urgente, verso soluzioni più efficaci e efficienti di cura. Lo dimostrano i dati pubblicati nel nuovo volume: “Medicina narrativa per una sanità sostenibile”, della collana Fondazione ISTUD-Lupetti (pp 231, 18,00 euro), realizzato in collaborazione con il King's College - Center for Humanities for Health, di Londra. Dalle storie dei pazienti e degli operatori raccolte, emerge ad esempio come, nella narrazione sulle lesioni midollari, nel 53% dei casi considerati vi sia stato almeno un ricovero in strutture non appropriate e nel 30% da due ricoveri in su, per una media di tre settimane di degenza, ad un costo medio giornaliero di 850 euro.

“La peculiarità di questo volume è quella di nascere da una pluralità di voci, che provengono dalla ricerca e dalla formazione, in grado di esprimere la democrazia della medicina narrativa come metodologia capace di unire malati e operatori sanitari, e combinare medicina basata sulle evidenze e medicina basata sulla narrazione, così come scienze cliniche e scienze umane” - afferma a Televideo Maria Giulia Marini - responsabile della Practice Sanità e Salute della Fondazione ISTUD e curatrice insieme a Lidia Arreghini del libro. “E’ anche importante sottolineare come la medicina narrativa è di chiunque sia coinvolto, sia da paziente che da curante, nel processo terapeutico. Appartiene ai pazienti, ai loro nuclei di riferimento, ai medici, agli infermieri, agli altri professionisti sanitari e amministrativi, alle direzioni generali, ma di più, ai cittadini”, aggiunge Maria Giulia Marini. La parola chiave che attraversa il volume è dunque “sostenibilità”, contenendo l'attuale dimensione "romantica" e "spettacolarizzata" della medicina narrativa, per trattarla invece come strumento scientifico – a integrazione della medicina basata sulle evidenze – in grado di portare ad una ri-costruzione di un modello assistenziale e gestionale orientato alla riduzione degli sprechi, attraverso il consolidamento del rapporto con il paziente ed il miglioramento della qualità dei processi interni ed esterni.

“E’ più che mai necessario migliorare gli standard di qualità, mantenendo gli obiettivi di razionalizzazione, attraverso strumenti innovativi che tengano sempre al centro il cittadino”, dice a Televideo Ermanno Paternò, Presidente di Fondazione Pfizer, che ha sostenuto il progetto. “Su questa scia, la nuova iniziativa editoriale costituisce un importante e ulteriore spunto di riflessione per un cambiamento culturale in sanità”. Dalla medicina narrativa, il volume si muove e sviluppa pertanto verso una “sanità narrativa”, con la consapevolezza di dovere superare la banalità e la semplificazione di modelli precostituiti quando si interviene negli attuali sistemi sanitari complessi. Il volume è stato presentato ufficialmente il 29 maggio a Roma, presso la sede ENPAM, alla presenza del ministro della Salute, Renato Balduzzi