''Tirarci fuori dallo stretto passaggio che attraversiamo impone costi a tutti. Sono costi sopportabili se ripartiti equamente e con una meta chiara'': lo ha detto il governatore di Bankitalia Ignazio Visco nelle Considerazioni Finali all'assemblea annuale avvertendo che ''il percorso non sara' breve''. Visco ha parlato a 360 gradi. Ecco l'intervento in "pillole".
RIPRESA. La ripresa "potra' affiorare verso la fine dell'anno, con probabilita' tanto maggiore quanto piu' saranno efficaci gli interventi strutturali volti a migliorare l'utilizzo delle risorse pubbliche e private, quanto piu' chiara e decisa sara' la coesione mostrata dall'Unione europea".
TASSE. La pressione fiscale e' arrivata "a livelli ormai non compatibili con una crescita sostenuta" e quindi il suo inasprimento "non puo' che essere temporaneo".
CRISI. E' di "una gravita' eccezionale" e la via d'uscita "non sara' breve".
SPREAD. A livelli alti sono "una fonte di rischio per la stabilita' finanziaria", ma anche "un ostacolo alla crescita" e pesano negativamente sul Pil per l'1% annuo.
EUROPA. Servono "processi decisionali che favoriscano l'adozione di politiche lungimiranti, nell'interesse generale; risorse pubbliche comuni per la stabilita' finanziaria e per la crescita; regole davvero condivise e azioni concordate e tempestive sul sistema finanziario e sulle banche.
BCE. "Il suo contributo a sostenere i mercati e la liquidita' resta essenziale; l'uscita dall'attuale assetto e' oggi del tutto prematura".
TAGLI. "Se accuratamente identificati e ispirati a criteri di equita' i tagli non comprometteranno la crescita; potranno concorrere a stimolarla se saranno volti a rimuovere inefficienze dell'azione pubblica, semplificare i processi decisionali, contenere gli oneri amministrativi".
RIFORME. Attraverso incisivi interventi strutturali e' possibile "rianimare la capacita' di crescita". Proseguire percorso "con energia accresciuta e visione ampia, dall'istruzione, alla giustizia, alla sanita'".
EQUITA'. "Tirarci fuori dallo stretto passaggio che attraversiamo impone costi a tutti. Sono costi sopportabili se ripartiti equamente e con una meta chiara. Il percorso non sara' breve".
TERREMOTO. "Sono giorni in cui ciascuno, Stato, istituzione o individuo deve applicarsi a svolgere il proprio compito al meglio delle sue possibilita'".
DRAGHI. "In questi anni la sua opera, anche nelle impegnative funzioni di Presidente del Financial Stability Board, ha dato lustro al nostro Istituto, ne ha rafforzato la reputazione, in Italia e a livello internazionale".
BANCHE. La critica alle banche di essere disattente alle esigenze dell'economia non e' corretta: sono esposte in misura rilevante nei confronti delle famiglie e delle imprese meritevoli di credito, anche se in difficolta'; possono continuare a sostenerle". Poi l'invito ad "apportare tagli incisivi ai costi operativi e ridurre i compensi dei dirigenti e i componenti dei cda".
POLITICA. "La societa' italiana non puo' non confrontarsi con un mondo cambiato, che non concede rendite di posizione" evidenzia aggiungendo che "al tempo stesso, la politica deve assicurare la prospettiva di un rinnovamento profondo che coltivi la speranza, vada incontro alle aspirazioni delle generazioni piu' giovani".
- PIL: in scenari non troppo sfavorevoli la caduta del prodotto interno lordo puo' essere contenuta intorno all'1,5 per cento; una ripresa potra' affiorare verso la fine dell'anno.
- CONTI PUBBLICI: il deficit sara' quest'anno ben al di sotto del limite del 3%; l'anno prossimo sara' vicino al pareggio strutturale e il debito iniziera' a scendere in rapporto al pil; il saldo primario e' in forte e crescente avanzo; la spesa corrente diversa dagli interessi diminuisce in termini reali da due anni.
- I NUMERI DEI PAESI EURO: l'Eurozona comprende oltre 300 milioni di cittadini e quasi 20 milioni di imprese. Considerata nel suo insieme, la struttura economica appare "solida ed equilibrata". In particolare, l'area ha conti con l'estero bilanciati: un disavanzo e un debito pubblico previsti quest'anno sopra, rispettivamente, il 3 e il 90 per cento; famiglie con una ricchezza finanziaria lorda che e' 3 volte il loro reddito disponibile annuo e un indebitamento pari al reddito; un debito finanziario aggregato delle imprese pari al prodotto di un anno.
- FINANZIAMENTI BCE ALLE BANCHE: la liquidita' immessa nel sistema con le due operazioni a tre anni ha superato, nel complesso dell'area, 1.000 miliardi, 500 al netto degli importi in scadenza. Hanno partecipato nel nostro paese 112 banche, cui e' stata erogata liquidita' per 225 miliardi lordi, 140 al netto dei rimborsi.
- PRESTITI BANCARI: negli ultimi dodici mesi i prestiti delle banche italiane al settore privato sono aumentati dell'1,3 per cento. Quelli alle imprese hanno rallentato dalla primavera del 2011 e si sono bruscamente contratti nello scorso dicembre, per oltre 20 miliardi. Nel primo trimestre di quest'anno hanno ristagnato, mentre sono cresciuti ad aprile. Complessivamente, nel marzo scorso, i prestiti a residenti italiani ammontavano a 1.950 miliardi, il 125% del pil.
- QUALITA' DEL CREDITO: e' in deciso peggioramento. Il tasso di ingresso in sofferenza dei prestiti concessi da banche italiane a residenti, inferiore all'1% negli anni precedenti la crisi, ha toccato un picco del 2% nel 2009. La successiva discesa si e' interrotta nella seconda meta' dello scorso anno con il deterioramento della congiuntura; le nuove sofferenze sono tornate ad avvicinarsi al 2%.
- INTERNET BANKING: alle fine del 2011 erano abilitati a effettuare operazioni bancarie on line 14,3 milioni di conti bancari intestati a famiglie e 1,7 intestati a imprese, valori pari rispettivamente a 5 e 3 volte quelli registrati dieci anni prima.