I film del week end


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Lorax - il guardiano della foresta

di Sandro Calice

di Chris Renaud e Kyle Balda, Usa 2012, animazione (Universal Pictures)
voci di Danny DeVito, Ed Helms, Zac Efron, Taylor Swift, Betty White, Rob Riggle, Jenny Slate, Nasim Pedrad, Joel Swetow, Michael Beattie
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Non esistono soluzioni magiche: se vogliamo proteggere le cose importanti della vita, a cominciare dalla natura, dobbiamo rimboccarci le maniche e farlo in prima persona. Parola di Lorax.

A Thneedville la vita è perfetta, colorata, allegra, tecnologica…di plastica. Si, perché a Thneedville non esistono gli alberi e il perfido O’Hare si è arricchito vendendo aria fresca ai suoi abitanti. Ma non è stato sempre così, oh no, se lo ricorda bene Nonna Norma. Per questo quando suo nipote Ted, follemente innamorato della bella Audrey che sposerà chi esaudirà il suo desiderio di vedere un albero vero, le chiede degli alberi, Nonna Norma gli rivela il segreto: solo il misterioso e vecchissimo Onceler, che vive nel grigio mondo fuori dalla città potrà raccontargli la verità sugli alberi e sul Lorax, il loro protettore. Il vecchio eremita, il magico amico degli alberi, il mondo che fu…forse la nonna esagera, forse è solo una vecchia favola. Ted sta per scoprirlo, e per cambiare la vita di tutti.

“Il Lorax” è un libro scrittto nel 1971 da Theodor “Dr. Seuss” Geisel, autore di libri e fumetti per ragazzi (“Ortone e il mondo dei Chi”, “Come il Grinch rubò il Natale”) pubblicati in 95 Paesi del mondo e tradotti in 17 lingue. Quando venne pubblicato, “Il Lorax”, con il suo messaggio ambientalista, era in anticipo sui tempi e oggi è stato inserito nella lista dei 20 libri per ragazzi più importanti di sempre. Al cinema ha deciso di portarlo quel Chris Meledandri che con la sua Illumination Entertainment ha già inanellato due successi come “Cattivissimo me” e “Hop” e che quando era ancora alla Fox è stato produttore esecutivo de “L’Era glaciale” 1 e 2 e di “Ortone”. Il film resta fedele alla fantasia visiva del Dr. Seuss, alla sua ricchezza linguistica e all’intento pedagogico. Il simpatico e burbero protettore degli alberi (doppiato, tra l’altro, da uno straordinario Danny DeVito in quattro lingue, oltre all’inglese: italiano, tedesco, russo e spagnolo) è sicuramente un personaggio destinato a colpire l’immaginazione anche delle nuove generazioni di ragazzi. Eppure c’è qualcosa che non funziona, forse il racconto spezzettato tra presente e racconti del passato, forse la mancanza di un vero protagonista, o forse più semplicemente la quasi assenza di magia, quella che fa sognare, che rende il “messaggio” meno didascalico. Cosa che comunque toglie poco a un prodotto che resta altamente professionale. Nota a margine: a noi il cattivo ha ricordato nelle sembianze un ex comico di nostra conoscenza, ma sicuramente ci sbagliamo.

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