Per l'anno zero della politica italiana, da zero bisogna ripartire. E' la premessa-promessa che anima il gruppo 'Zeropositivo', nato a cavallo dei social network e della voglia giovanile di convertire in azione politica parte delle tensioni dell'antipolitica che pervadono tutte le aree d'opinione. Dopo un serrato tam tam nella rete, che ha coinvolto testate on line e associazioni, sabato prossimo, 9 giugno, dal virtuale si passa al mondo reale, con la prima riunione fissata dalle 14 alle 19 alla Domus Talenti a Roma.
L'obiettivo, come si legge nel loro 'manifesto' e' quello di "uscire dal cono d'ombra della Seconda Repubblica" e proporre idee per dare all'Italia "un'idea credibile di futuro" e "un'iniezione di coraggio", superando i partiti attuali, visti come zavorra che blocca la rinascita italiana. L'idea e' di dare quella 'scossa' che solo da un network quasi 'autoconvocato' di giovani puo' arrivare, fuori dagli schieramenti attuali ma con un'attenzione forte all'esperienza di governo di Mario Monti.
Un disegno per il quale l'incontro di giovedi' scorso tra il presidente della Camera Gianfranco Fini e il presidente della Ferrari, nonche' presidente dell'Associazione Italia Futura, Luca Cordero di Montezemolo, e' salutato positivamente "perche' il loro dialogo puo' favorire la nascita di un nuovo contenitore riformatore e liberale", dicono gli ispiratori dell'evento.
Grillo? Non viene affatto demonizzato, ma il limite dei 5 Stelle agli 'zeropositivi' appare quello della scarsa spinta propositiva. Di fronte allo sfaldarsi dei vecchi partiti, anche i 'formattatori' e 'rottamatori' di una parte e dell'altra appaiono a questi 25-35enni poco piu' di una zattera alla deriva di chi cerca di salvarsi dal naufragio, come non a caso ha evindenziato uno degli ultimi editoriali del sito di Italiafutura.
'Zeropositivo', pero', a cui aderiscono anche molte persone che non sono militanti o iscritti ad un partito, non e' un movimento che nasce in un 'vacuum' politico. Basta scorrere i nomi dei promotori per capire che si radica nell'area politico-parlamentare che sostiene il governo Monti, visto come apripista per un'Italia riformata.
Fra i promotori dell'iniziativa figurano Piercamillo Falasca (vicepresidente di Libertiamo), Lorenzo Castellani, Lucio Scudiero e Fabio Mastroberardino (Fli), Michele Gerace (Udc), Antonio Aloisi (primo firmatario della lettera dei 20enni a Monti sul mercato del lavoro, pubblicata sul 'Corriere della sera'), Vito Kahlun (Pri), Sara Giudice (ex PdL, autrice del 'j'accuse' contro il velinismo e la candidatura di Nicole Minetti, prima dei non eletti al comune di Milano), Claudia Biancotti (economista), Federico Brusadelli (caporedattore de Il Futurista).
Un gruppo di attivisti, intellettuali, professionisti che si e' ritrovato attorno all'esigenza di lavorare per far emergere, dicono, nuovi protagonisti della vita pubblica" grazie anche al sostegno di "quegli esponenti dell'attuale classe dirigente che scelgano di favorire (e non ostacolare) il cambiamento".
Parole d'ordine sono: trasparenza della politica, meritocrazia, scardinamento delle burocrazie, degli apparati e delle corporazioni. Aria nuova che puo' circolare, secondo loro, grazie alla costruzione di nuovo soggetto politico riformatore e liberale, alternativo tanto al 'centrosinistra di Vasto', che al Pdl visto come gestito da Angelino Alfano ma sostanzialmente ancora sotto l'ipoteca di Silvio Berlusconi.
Per sabato prossimo gli unici politici invitati sono Benedetto Della Vedova (capogruppo Fli alla Camera) e Roberto Rao (Udc) ma particolarmente atteso e' anche l'intervento di Andrea Romano, direttore di Italiafutura. "In quest'area riformatrice, liberale e allargata vogliamo rappresentare gli 'outsider' -dice Pier Camillo Falasca all'Adnkronos- ossia gli esclusi dalla rappresentanza, chi non ha ancora la cittadinanza, battendoci per i diritti civili, la liberta' d'impresa, la liberta' di Internet, l'opportunita' di competere".
"Lo spirito da 'outsider' -aggiunge- e' quello che puo' consentire la nascita di un nuovo contenitore politico alternativo a Pdl e Pd, risvegliando con le nostre idee chi sta ancora a bordo campo ma pretende rappresentanza nella politica, nell'economia e nella societa'".
Ha confermato la sua presenza il senatore Enrico Musso, candidato sindaco di Genova del Terzo polo, considerato un po' il simbolo del nuovo disegno. Dovrebbero esserci, fra gli altri, la politologa Sofia Ventura, Stefano Quintarelli (il "candidato della rete" all'Agcom), Filippo Rossi (direttore de Il Futurista) Francesco Delzio (manager, associazione 'La Scossa'), Matteo Achilli (imprenditore 20enne, ideatore del social network Egomnia), Giovanni Guzzetta (costituzionalista).
La formula e' quella del 'barcamp', con interventi 'contingentati' a 5 minuti ciascuno. Chi paga? L'iniziativa e' completamente autofinanziata: e' stato sufficiente pubblicare su Facebook e Twitter l'iban del conto ad hoc per ricevere donazioni gia' sufficienti pagare la sala dell'evento, i costi per lo streaming ed altre spese vive dell'iniziativa. Tutto, compresi gli spazi pubblicitari acquistati su Facebook e Twitter, sara' rendicontato.