“La moda passa lo stile rimane”. Questa celebre perla di saggezza è di Coco Chanel, la geniale protagonista della moda e del costume del '900 che ha inventato il tailleur e ha rivoluzionato il modo di vestire e di comportarsi delle donne dello scorso secolo.
Nata da una famiglia di venditori ambulanti, orfana a 12 anni, allevata dalle suore in un convento di Correze, la giovane Gabrielle Chanel sembrava destinata a una modesta vita di provincia.
Il suo carattere, il suo coraggio e la sua creatività ne hanno invece fatto la massima icona della storia della moda, a cominciare dai suoi inizi, grazie agli aiuti di amici e protettori come Monsier Balsan e soprattutto Monsieur Capel, l'amatissimo Boy: ''Avevano avuto pietà di me, credevano che fossi un povero passerotto abbandonato. Invece ero una belva feroce. Ho imparato a poco a poco a capire la vita, voglio dire, a difendermi da essa", dirà molti anni più tardi.
Madamoiselle non ha inventato solo il tailleur, permettendo alle donne di gettare i terribili corsetti alle ortiche, ma ha messo i pantaloni alle signore, indossandoli lei per prima. Ha introdotto nella moda un tessuto morbido e rivoluzionario per le sue prestazioni, come il jersey. Ha trasformato gli accessori in gioielli, e questi in accessori; ha firmato profumi che hanno conquistato il mondo e che ancora oggi sono tra i più venduti e mitizzati. E poi c'è il suo mitico profumo numero 5: in un'epoca in cui questi erano ancora solo sapienti miscele di essenze naturali, vegetali e animali, lei si fidò delle ricerche di Ernest Beaux sulle aldeidi prodotti di sintesi efficaci e costosi ma, sino allora, molto instabili, che gli propone piu' miscele nuove numerate. La prescelta e' la numero 5, che viene lanciata con la nuova collezione nel maggio 1921. E sarà successo planetario.
Coco Chanel è stata amica e mecenate dell'avanguardia artistica e culturale parigina (Picasso, Djagilev, Cocteau, Colette, Stravinskij) e ha frequentato molti grandi della sua epoca, a cominciare da Winston Churchill. Fra i suoi amori figurano un nipote dello zar (il granduca Dmitrij Romanov), un cugino del re d'Inghilterra (il duca di Westminster), un poeta surrealista (Pierre Reverdy).
Dopo aver chiuso la casa di moda (all'apice del successo) allo scoppio della seconda guerra mondiale, è tornata in scena a 71 anni, affrontando i critici impietosi delle riviste di moda, all'epoca innamorati di Dior, e i lazzi di chi la credeva ormai vecchia e finita. Coco è tornata a trionfare, prima negli Stati Uniti, poi di nuovo in Europa. E' stata spesso sola, ha perso molte delle persone che amava, le è stata preclusa la gioia di un figlio. Ma fino all'ultimo non ha smesso di combattere e di alimentare il suo mito: “Niente mi affatica di più che riposare”, amava ripetere.
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