Ha il diabete, ma compete con gli olimpionici


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'Ho solo un pensiero in più'

Monica Priore: 'La malattia non impedisce una vita normale' m

di Maurizio Righetti

E’ di Mesagne, piacevole località del Brindisino di cui le cronache ultimamente si sono occupate per ragioni diverse. Monica Priore, 36 anni, impiegata, una grande passione per il nuoto, ha un avversario in più da sfidare: il diabete. Che non la intimorisce.

In gara contro vincitori di Olimpiadi e campionati mondiali
Monica ha gareggiato al Fina World Master Championships 2012, appena svoltosi a Riccione. Una manifestazione partita con numeri da record: 12.126 iscritti, circa 9000 nel nuoto, con grandi atleti come Vladimir Selkov, 3 argenti alle Olimpiadi di Barcellona nel 1992 e oro mondiale a Roma nel 94, e Rick Neethling, oro ad Atene nella 4x100. E lei, la pugliese Monica Priore, era fra questi campioni. Per dimostrare un’altra volta che, con la giusta determinazione, si possono raggiungere traguardi importanti e che, pur convivendoci quotidianamente, il diabete non è un ostacolo.

Prima diabetica ad attraversare lo Stretto di Messina a nuoto
Nel 2007 Monica è stata la prima diabetica in Europa ad effettuare la traversata dello stretto di Messina (5,2 chilometri) e nel 2010 ha affrontato la traversata Capri-Meta di Sorrento, 21 chilometri a nuoto. Due imprese che la maggior parte delle persone con o senza diabete non sarebbero capaci nemmeno di immaginare. “Il mio scopo è far capire che questa patologia non è un limite - spiega Monica - e che, imparando a gestirla, si può vivere una vita normale”. Più volte ostacolata nell’attività sportiva (nessun medico voleva assumersi la responsabilità di lasciarla gareggiare), ha saputo vincere, all’età di 27 anni, la medaglia di bronzo nella sua prima competizione regionale. Sono passati quasi 10 anni da allora e lei, ancor più determinata, continua ad affrontare altre sfide, confrontandosi perfino con campioni olimpici. Con coraggio e abnegazione, testimonia che lo sport è una grande occasione per sfidarsi e sentirsi come gli altri. “La mia vittoria – spiega Monica - è sentir dire dai genitori dei bambini diabetici che i loro figli trovano in me il coraggio per convivere con la patologia ”.

"Io ho solo un pensiero in più: misurare la glicemia"
Il suo ultimo obiettivo è stato raggiunto. Nei Mondiali di nuoto Master di Riccione ha gareggiato nella 3 km in acque libere, chiudendo con un tempo di 42’03”9, e nella 400 stile libero in piscina chiudendo in di 6’14”20 il suo personal best in vasca lunga Per ora. Monica non si è lasciata mai sconfiggere dai limiti che, a volte, il diabete inevitabilmente impone. “Sono felice dei risultati ottenuti, era la prima volta che mi cimentavo in una gara in mare con altri atleti, le precedenti erano state imprese individuali. E’ stata una bella esperienza, e anche una grande emozione, gareggiare con atlete molto forti arrivate da tutto il mondo: io ero fra loro eppure ho il diabete. Ci ho messo tutto l’impegno che potevo così come hanno fatto le altre, quello che ho fatto in più è stato controllare la glicemia prima e dopo le gare stando attenta mentre nuotavo alle mie sensazioni per evitare un’eventuale ipoglicemia che non mi avrebbe consentito di portare a termine la competizione”. E aggiunge: “Vorrei ringraziare l’associazione ‘Sostegno70 - Insieme ai ragazzi diabetici onlus’ per aver creduto in me anche questa volta”.