Non sono serviti passamontagna e pistole, sono bastati i computer. Una recente ondata di cyber crimini ha infatti sottratto a banche europee, statunitensi e di altri paesi 80 milioni di dollari dai conti correnti. A dirlo è un report congiunto del Guardian Analytics e della società McAfee.
I criminali avrebbero usato delle tecniche molto sofisticate. “Si tratta di una nuova seria minaccia che sta colpendo in modo intenso le istituzioni finanziarie americane,” dicono dal Guardian Analytics “finora questo schema di attacco ha fruttato circa 80 milioni di dollari, e potrebbe anche andare oltre”.
Gli studiosi hanno anche dichiarato che stanno lavorando attivamente, di concerto con le legislazioni internazionali, per fermare questi attacchi. In un attacco scoperto all'inizio di quest'anno, i cyberladri stavano tentando di appropriarsi di conti che avevano circa 100 mila euro. In passato, si legge sempre nel report, erano soprattutto le banche europee a essere colpite.
Adesso, invece, gli attacchi hanno riguardato anche le banche americane e colombiane. Le maggiori vittime sono società con conti commerciali che superano il milione di dollari. Nella maggior parte dei casi, si tratta di attacchi di 'spear phishing', che usano email false per rubare i dati di accesso ai conti.
I primi attacchi di questo tipo hanno colpito una banca popolare in Italia, e hanno usato i malware SpyEye e Zeus per trasferire soldi su un conto di appoggio o carta prepagata tramite i quali i ladri recuperavano rapidamente e anonimamente i soldi.
I successivi attacchi, tuttavia, sono diventati molto più sofisticati. In molti casi, le transazioni fraudolente si appoggiavano a server in California, anche se sono state trovate prove di frodi che partivano anche da Mosca.