Un traguardo storico


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Cinque milioni i figli della provetta nel mondo

A 34 anni dalla nascita della britannica Louise Brown provetta_296

I figli della provetta nel mondo sono diventati 5 milioni. Lo storico traguardo viene raggiunto a 34 anni di distanza dalla nascita della prima bimba in provetta, la britannica Louise Brown, e viene annunciato con entusiasmo dagli esperti riuniti a Istanbul per il congresso annuale della Società europea di riproduzione umana ed embriologia (Eshre). I cinque milioni di fiocchi rosa e azzurri sparsi per il mondo sono frutto di una stima fatta dalla Commissione internazionale di controllo sulle tecnologie per la riproduzione assistita (Icmart), basata sul numero dei cicli di trattamento registrati nel mondo fino al 2008, cui sono state poi aggiunte le stime relative agli ultimi tre anni. Nell'analisi sono state considerate sia la tecnica della fertilizzazione in vitro (Ivf) sia la Icsi (iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo), ossia la tecnica che consiste nell'iniettare un singolo spermatozoo nell'ovulo.

Emerge così che le nascite frutto di fecondazione assistita dal 1978 fino all'anno scorso sono state 4,6 milioni e, grazie agli ultimi nati di quest'anno, avrebbero raggiunto quota 5 milioni. Secondo i dati Icmart, ogni anno nel mondo vengono eseguiti 1,5 milioni di cicli di fecondazione assistita, dai quali nascono circa 350mila bambini, un numero che e' tuttora in continua crescita. I Paesi che fanno più ricorso a queste tecniche sono Stati Uniti e Giappone, mentre la regione più attiva nel mondo in questo senso è l'Europa. Nel Vecchio Continente, in particolare, la domanda delle aspiranti mamme continua ad aumentare: i cicli di trattamento eseguiti annualmente sono passati da 532mila nel 2008 a 537mila nel 2009. Secondo Anna Pia Ferraretti, presidente del consorzio Eshre per il monitoraggio dell'Ivf, ogni anno sarebbero necessari almeno 1.500 cicli di trattamento per milione di abitanti, ma questo traguardo viene raggiunto solo in Danimarca, Belgio, Repubblica Ceca, Slovenia, Svezia, Finlandia e Norvegia.

L'Italia continua a rimanere uno dei Paesi con la minor disponibilità di trattamenti in Europa (si ferma a quota 863 cicli per milione di abitanti, ben al di sotto della media europea di mille cicli), insieme ad Austria, Germania e Gran Bretagna. Per quanto riguarda il tema caldo delle gravidanze multiple, Anna Pia Ferraretti sottolinea che la tendenza europea è quella di trasferire sempre meno embrioni. ''Rispetto agli anni precedenti - precisa - nel 2009 abbiamo registrato un numero inferiore di trasferimenti di tre embrioni e un numero maggiore di trasferimenti di singoli embrioni. Come risultato i parti trigemellari sono calati sotto l'1% e, per la prima volta, il tasso di parti gemellari si è attestato sotto il 20%''.