Calcio \ Serie A


Stampa

Roma e Milan dividono la posta, 2-2

Doppiette di Vucinic e Pato, Beckham in campo dal primo minuto h

di Mauro Caputi

Due doppiette e una gara senza risparmiarsi da una parte e dall’altra. I 52.000 spettatori sugli spalti dell’Olimpico di Roma non hanno certo rimpianto la propria scelta al termine del 2-2 che ha chiuso il posticipo della diciottesima giornata fra Roma e Milan. Mattatori Vucinic per i giallorossi e Pato per i rossoneri. Un pareggio giusto che tuttavia non accontenta nessuno: il Milan non approfitta del mezzo passo falso dell’Inter, vede la Juve allontanarsi a 5 punti e il Napoli pressare da vicino; la Roma non schioda dal centro della classifica, anche se ha la possibilità di rifarsi nel recupero di mercoledì contro la Sampdoria (gara della nona giornata sospesa al 6’ per il diluvio che si era abbattuto sulla capitale). Pari che è comunque l’esito naturale di quanto le due squadre hanno fatto vedere.

Il primo tempo è di marca giallorossa. Gol a parte, la Roma si infila bene nella difesa del Milan con i tocchi rapidi a cercare subito il movimento di Vucinic. Riise ci prova da fuori un paio di volte, ma diventa protagonista grazie a una svista dell’intera linea arretrata rossonera, peraltro già piazzata: il suo cross al 22’ arriva inopinatamente fino a Vucinic che addomestica il pallone e batte Abbiati. Al di là dei meriti del montenegrino, parecchie le colpe della retroguardia rossonera. La partita si mette bene per la squadra di Spalletti che soffre poco sul possesso del Milan, difendendosi bene con tutti gli effettivi nella propria metà campo, e riparte fulmineamente facendo perno sul solito Vucinic. All’intervallo la Roma è avanti 1-0, ma evidentemente nelle chiacchierate all’interno dello spogliatoio Ancelotti è più bravo di Spalletti. Al rientro in campo il Milan continua a premere e trova subito il bandolo della matassa. Al 3’ Pato fa 1-1 spingendo in porta un pregevole assist di Kakà che fa passare il pallone dietro la difesa. 5’ dopo il giovane brasiliano capovolge il risultato concludendo con un tocco morbido una cavalcata innescata da una triangolazione con Ronaldinho. Situazione psicologica completamente capovolta e Milan che sembra in grado di fare un sol boccone della Roma, sfondando regolarmente sulla sinistra, ovvero il fronte destro della difesa giallorossa. Al 26’ Ancelotti decide di dare più muscoli al centrocampo e toglie Ronaldinho per inserire Ambrosini. La beffa del destino arriva dopo un solo minuto e ancora una volta con una bella dose di complicità da parte della difesa milanista: un cross apparentemente innocuo attraversa l’area fino a trovare la capocciata acrobatica di Vucinic. Di nuovo Abbiati non può far nulla. Il 2-2 resiste fino alla fine, con due squadre che comunque non rinunciano ad affrontarsi a viso aperto.

Ancelotti non fa attendere oltre la lecita curiosità dei milanisti: Beckham è in campo dal primo minuto. Per lo Spice boy 89’, come dire una partita intera, di discreta sostanza. Nel primo tempo si fa vedere molto sulla fascia destra e hanno torto i compagni a non cercarlo come dovrebbero. Nella ripresa rimane più sulle sue (anche perché il Milan tende a cercare più la fascia sinistra), duettando con Zambrotta in copertura. Per la cronaca, il suo primo tiro nel campionato italiano è al 67’: destro a giro sul quale Doni non ha problemi ad accartocciarsi. I suoi cross da destra punteggiano tutta la gara, ma l’acuto non arriva. L’ultimissimo sprazzo di partita lo gioca al suo posto Flamini.

Sul versante giallorosso si rivede Aquilani. Il centrocampista rientra dopo uno stop di un paio di mesi prendendo il posto di Brighi all’84’. All’88’ la sua sberla di destro da fuori area sfiora il palo. Un bel biglietto da visita, con l’augurio che gli acciacchi siano alle spalle.