Nelle acque dell’Oregon


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Un tuffo nel caffè

Il mare è inquinato dalla caffeina oregon_mare_296

Per una dose extra di caffeina non è più necessario bere litri di caffè ma potrebbe bastare tuffarsi in mare, in particolare nelle coste nord-occidentali degli Usa, in Oregon. E' qui che un team di scienziati ha evidenziato concentrazioni superiori alla media della sostanza 'eccitante', un inquinamento bizzarro perché derivante non da acque di scarico ma principalmente dalla contaminazione del suolo dovuta anche a pesticidi usati in agricoltura.

Realizzato da ricercatori della Washington State University e dell'Universita' di Portland, lo studio è stato condotto analizzando le acque marine di 14 aree costiere dell'Oregon e di sette corsi d'acqua adiacenti. Dai risultati, pubblicati sul numero di luglio del ''Marine Pollution Bulletin'', è emerso che la concentrazione di caffeina nel mare oscilla tra valori al di sotto della soglia di riferimento (8,5 ng/L) e 44,7 nanogrammi per litro, mentre i fiumi trasportano acque contaminate con concentrazioni medie di oltre 152 ng/L.

Inutile puntare il dito contro i caffe'-dipendenti, anche se più a Nord nello Stato di Washington la città di Seattle è nota pure per l'intenso consumo di caffè e per la presenza storica del primo vero negozio della catena Starbucks. La 'colpa' di questo strano inquinamento va attribuita si' a fattori umani ma di altro genere. I ricercatori hanno scoperto che la concentrazione della sostanza 'eccitante' non è direttamente correlata alla presenza di popolazione residente o all'efficienza di depurazione delle acque di fognatura. I livelli di caffeina sono invece direttamente collegati ai fenomeni di ruscellamento del suolo in occasione di forti piogge e questo vuol dire che la sostanza è contenuta nel suolo dell'entroterra e finisce nei corsi d'acqua per il dilavamento del suolo. La presenza della caffeina nel terreno ha più di una spiegazione: la sostanza è contenuta in cibi e bevande, non solo caffe', in farmaci e anche in pesticidi, insetticidi e fitofarmaci usati in agricoltura.

Anche se gli ''elevati livelli'' di caffeina sono ben al di sotto di una dose letale per la vita marina, gli esperti non escludono rischi per gli abitanti del mare. Gli stessi ricercatori, Zoe Rodriguez del Rey ed Elise Granek, in uno studio precedente su un tipo di molluschi avevano scoperto che la caffeina provoca effetti, anche ai livelli evidenziati dallo studio in Oregon. E poi, spiega Granek, beviamo caffè ''perché sappiamo che ha un effetto su di noi e quindi non sorprenderebbe riscontrare effetti simili anche su altri animali''.