di Emanuela Gialli
Che agosto è questo. Fino a ieri, e forse anche fino a qualche ora fa, sui raccordi stradali e autostradali intorno alle città c’era il traffico di sempre, quello per intenderci dell’autunno-inverno, carico di furgoni, tir, autocarri, cisterne e naturalmente auto. Insomma, stiamo in piena attività produttiva. Imprese e commercianti “la tirano a lungo” questa estate, magari pensando che se gli altri chiudono, loro riescono a rifarsi delle perdite dell’anno: un tentativo di ammortizzare gli effetti di una crisi che ha fatto scendere profitti, ricavi, consumi. E salari. Forse è da qui che bisogna ripartire. Dai salari, che se non salgono un po’, quando ci sono, i consumi continueranno ad andare a picco.
Si vive sotto una costante scarica di adrenalina. Rinforzata dai viaggi del premier Monti in Europa, dalle riunioni del Consiglio direttivo della Bce di Draghi. Dalle Borse in rosso e dallo spread supersonico. Dal Tesoro americano che preme sulla Ue per mettere lo scudo all’euro. Cronache e interviste di radio e tv accompagnano il viaggio di chi, in questo assolato, caldo, e non così tanto mitologico agosto lavora, ancora inesorabilmente. Il presidente del Consiglio ha concesso ai suoi ministri un breve periodo di ferie, orientativamente dal 10 al 20 agosto, ma li ha invitati a restare in Italia, in modo che possano rientrare rapidamente a Roma, se necessario.
Che agosto è questo. Si vara il decreto sviluppo. Si aspetta che i partiti riescano ad accordarsi sulla legge elettorale, che alleanze e liste si precostituiscano in vista delle elezioni del 2013. Che i media finiscano di occuparsi di tutto lo scibile in materia di economia e finanza e comincino finalmente a parlare di costumi da bagno, di letture sotto l’ombrellone, di trekking, snorkeling e di come non dimenticarsi la moglie, quando va bene, nell’area di servizio, dopo aver fatto rifornimento.
Che agosto è questo. E’ il preludio alle elezioni Usa di novembre. I dati sull’economia americana sono oggetto di campagna elettorale e Obama è preoccupato. Ecco perché guarda all’euro. Una moneta che è “un’astrazione”, ha detto qualche giorno fa il presidente di Confindustria, Squinzi, “ma va salvata”, ha aggiunto.
Certo, la voglia di astrarsi, di guardare questo nostro pianeta dall’alto, cresce praticamente di minuto in minuto. E l’occasione per farlo arriva da oltreoceano, proprio dagli Stati Uniti d’America.
Che agosto è questo? E’ l’agosto della missione Curiosity su Marte. Ci mancava, dirà qualcuno. Ci voleva, commenterà qualcun altro. Il rover marziano è costato 2,5 miliardi di dollari, spesi in tecnologie e sperimentazioni per testare la vivibilità umana di Marte. Che tra qualche miliardo di anni, quando il Sole esploderà fino ad assorbire il pianeta che ospita ora l’uomo, potrebbe diventare la nostra “casa comune”. E’ un respiro ampio, quello che ci arriva dallo Spazio. Ed è il caso di trattenerlo a lungo, per immagazzinare più ossigeno possibile e affrontare l’autunno, degli Stati Uniti d’America e dei, si spera, nascenti Stati Uniti d’Europa.
Che agosto è questo!