L'estate 'per gli altri'


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L'acqua che regala solidarietà

Il grande spettacolo a Monteverde, nell'Avellinese

di Nello Rega
n.rega@rai.i

“Tutto cominciò qui. Da questa terra. Una terra di rocce aride e di campagne rigogliose, di acque sotterranee e di montagne imprevedibili, dove la luce stessa ha un colore di un altro colore”.

La terra è quella di Monteverde, un piccolo borgo rurale in provincia di Avellino, ai confini con Puglia e Basilicata. Le parole si ispirano a Gerardo Maiella, il santo del popolo, l’uomo che senza indugio, tra il 1726 e il 1755, ha messo la propria fede al servizio degli umili e degli ultimi. Storia, riflessioni, attività umanitaria. Tutto si concentra in un concerto di acqua, suoni, luci, odori. E’ il “Grande spettacolo dell’Acqua”, giunto alla settima edizione, e dedicato quest’anno alle mamme e ai bambini. Ogni sera, fino al 26 agosto, alle 21,30, in un luogo “dell’anima” si ripete la stessa magia, un progetto di solidarietà della Fondazione Insieme per….

Nell’oasi naturalistica del lago di San Pietro un intreccio di emozioni cattura e incanta gli spettatori. Quando il sipario d’acqua si apre, il gioco delle luci, dei colori, delle fontane e degli archi musicali accompagnano gli attori, i ballerini e le intense voci narranti di Elena Sofia Ricci e Leo Gullotta. E’ un viaggio emozionale, dove il racconto si lega al sogno. Le fontane regalano effetti d’acqua che trasportano la mente verso l’infinito. Il tutto accompagnato da musiche mozzafiato. E poi le luci, con i colori dell’infinito e la magia dei sogni. In sei anni i numeri non lasciano dubbi. Il successo è stato garantito. Ma come ripetono gli organizzatori, “vogliamo continuare a lavorare anche perché c’è ancora tanto altro da fare”.

204 le repliche dello spettacolo, 25 i progetti umanitari sostenuti, 152 mila gli spettatori con un incasso di quasi 1 milione 96mila euro, interamente donato. In sei anni si sono instancabilmente adoperati oltre 200 volontari su un impianto scenico di 20 mila metri quadrati e 160 chilometri di cavi stesi. Il tutto in un palco galleggiante di 550 metri quadrati nel quale si intersecano gli etti di 90 fontane, 300 fari, 2 schermi d’acqua, macchine del fumo e diffusori di aromi. Per non parlare del ristorante da “gustare” prima dello spettacolo. La regia dello spettacolo è firmato da Gianpiero Francese, le coreografie da Carmen Vella e Piergianni Manca, la direzione tecnica degli effetti d’acqua da Piero Piero Moscarello. Scenografie e costumi, per 14 danzatori e 5 attori, sono firmate da Vincenzo Pacilio. Dati artistici a parte, Il Grande spettacolo dell’acqua è finalizzato a progetti umanitari e di solidarietà. Attraverso la “Fondazione Insieme per….”, presieduta e “guidata” da Padre Angelo Palumbo, sono stati realizzati iniziative ed eventi per raccogliere fondi da destinare a regalare “sorrisi”, affermando con forza un’etica della vita centrata sui valori della cristianità.

Gli incassi degli ultimi 6 anni di spettacoli sono serviti a rendere operativi 25 progetti umanitari. In Madagascar per costruire un liceo, a San Giovanni Rotondo per sostenere i bambini emopatici, nelle Filippine per aiutare una clinica, a Lecce per sostenere il reparto di onco-ematologia pediatrica dell’Ospedale Vito Fazzi, in Zambia pere assistere una missione francescana. E ancora: Bari, Bisceglie, Burundi, Ucraina, Tanzania.

“Immaginare e poi dar vita a un progetto territoriale coraggioso, per tanti versi unico, ci permette di essere orgogliosi delle nostre iniziative, con le quali cerchiamo costantemente di stimolare e mantenere viva una diffusa coscienza sociale, che seppur già ben radicata tra la nostra gente, ha continuamente bisogno di nuovi stimoli e nuova linfa”, ripete con orgoglio e forza di andare avanti Padre Angelo Palumbo.

Un esempio per tutto il Sud, così come ha auspicato il ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca, che assistendo allo spettacolo è rimasto stupito dagli effetti e dalle finalità. “Un progetto ben riuscito, a fronte della predisposizione che purtroppo esiste nel Mezzogiorno, di fornire ottimi spunti e grandi idee ma di cadere proprio nella fase progettuale, e di arrivare a veri e propri flop. Questa idea e la sua attuazione sono la riprova che il Sud può essere esempio per il resto d’Italia”, ha aggiunto Barca. Uno spettacolo da non perdere!