Tracollo Inter a Bergamo, l'Atalanta vince 3-1

Il Genoa vince a Lecce ed è quarto, Napoli ko a Verona, la Roma espugna Torino doni_figo_296

di Mauro Caputi

Ultima giornata del girone di andata con sorpresa. L’Inter cade sonoramente all’Azzurri d’Italia di Bergamo e lo fa in modo nitido, indiscutibile. L’Atalanta ne fa 3 nella parte centrale del primo tempo (girata di Floccari, punizione di Doni deviata da Ibrahimovic e ancora Doni di testa) senza che la capolista accenni la benché minima reazione. Nella ripresa la musica cambia di poco, quanto basta per limare lo score: al 90’ Ibra trova il punto della bandiera, ma non addolcisce la pillola. La squadra di Mourinho chiude l’andata a 43 punti, tre lunghezze sopra la Juventus che non approfitta del tutto della ghiotta opportunità.  

Il Genoa resta solo alle spalle del Milan (sabato sera il gol di Pato ha consentito di superare la Fiorentina e conservare il terzo posto). Le reti nella ripresa di Jankovic e Sculli bastano per espugnare il Via del Mare di Lecce al termine di una partita rognosa che potrebbe rappresentare la prova di maturità per la squadra di Gasperini. Il girone d’andata si conclude con 35 punti e il sorpasso a Napoli, inaspettatamente battuto dal fanalino di coda Chievo. Al Bentegodi di Verona i gialloblù passano con due rigori di Marcolini, inframezzati dal temporaneo pareggio di Lavezzi. Al 90’ lo stesso Pocho ha l’occasione per raddrizzare la situazione, ma il suo tiro si infrange sulla traversa. Partenopei quinti a quota 33.

Risorge, invece, invece la Roma che, spinta da 3 gol di Baptista trova 6 punti in due partite e risale fino a quota 30. Il brasiliano, già determinante nel recupero di mercoledì contro la Sampdoria, sigla al 90’ il gol partita contro il Torino. I granata sprofondano al terz’ultimo posto con 15 punti, due sotto il Lecce, mentre i capitolini possono sperare in un girone di ritorno meno travagliato dagli infortuni per raddrizzare definitivamente la classifica e agganciare, magari, la zona Champions che, a oggi, dista 5 punti.

Un punto dietro ruggisce il bel Palermo di Ballardini. I rosanero vincono autorevolmente a Marassi contro una Sampdoria che continua a non trovare la quadratura. L’inserimento di Pazzini, al fianco di Cassano, non scalda le polveri dei blucerchiati che si arrendono alla doppietta dell’italoaustraliano Mark Bresciano (di testa allo scadere del primo tempo, di destro al 13’ della ripresa). La squadra di Mazzarri, a 20 punti, vede da vicino la zona pericolosa.

In crisi anche l’Udinese, e non è una novità. La squadra di Marino non frena la caduta libera e perde a Cagliari sotto i colpi di Conti e Biondini. I sardi, ormai parecchio lontani dalla zona retrocessione, superano i friulani in classifica e girano la boa a quota 25. Gli stessi punti del Catania, che però aveva cominciato il campionato con ben altra marcia. La squadra di Zenga al Massimino si arrende al Bologna 2-1. Di Vaio (per lui 14esimo gol e primato solitario nella classifica dei cannonieri) e Adailton siglano il doppio vantaggio all’inizio della ripresa, prima che il Catania sbagli un rigore con Mascara e accorci il divario con Paolucci solo all’85’. Mihajolovic coninua a essere imbattuto dopo nove partite sulla panchina dei felsinei: 2 vittorie e 7 pareggi, 13 dei 19 punti del Bologna appartengono alla sua gestione. Nell’anticipo, passo avanti del Siena che batte 1-0 la Reggina, ora ultima in classifica in condominio col Chievo.