di Mauro Caputi
Botta e risposta in pochi minuti e Lazio-Juventus chiude in parità. 1-1 nel posticipo dell’Olimpico di Roma, con i bianconeri che non sfruttano appieno lo scivolone dell’Inter a Bergamo, ma comunque rosicchiano un punto nell’ultima partita del girone di andata e si portano a -3. La Lazio resta dietro a Napoli e Fiorentina, con la consolazione di arrivare al giro di boa un punto sopra i ‘cugini’ giallorossi (31 a 30). Insomma, tutti soddisfatti e nessuno contento.
L’avvio è di chiara marca laziale. I padroni di casa mantengono costantemente il possesso del pallone, mentre la Juventus è guardinga a protezione della difesa (sperimentale per le molte assenze) e non riesce assolutamente a ripartire. La retroguardia bianconera, comunque, raddoppia bene e non lascia spazi. L’equilibrio viene spezzato da una clamorosa topica di Manninger: punizione dall’out sinistro dell’attacco della Lazio, Ledesma propone un cross che supera il portiere austriaco in avventata uscita, picchia sulla faccia interna del palo e finisce in rete. E’ il 24’ e la Juve non si scuote. Anzi rischia la capitolazione dopo 2’ con Rocchi che chiama alla respinta Manninger e Pandev che manca il tap in. La sberla evitata è più efficace di quella subita per gli uomini di Ranieri che trovano il bandolo del gioco e raggiungono subito il pari. Al 30’ su azione d’angolo Mellberg è liberato a centro area dai movimenti dei compagni e trova di testa il primo gol nel campionato italiano. La gara si fa aperta e piacevole, con apprezzabili capovolgimenti di fronte.
Zarate si muove e cerca sponde per i compagni fra gli applausi del pubblico. Sull’altro fronte latitano Amauri (che è isolato nella difesa laziale) e Del Piero. La Juve si fa vedere con i colpi di testa di Legrottaglie e Mellberg sui calci piazzati. La Lazio prova le accelerazioni del suo tridente (di rilievo uno spunto di Pandev su cui Manninger salva uscendo a valanga). A pochi minuti dalla fine sale in cattedra Legrottaglie: prima coglie la faccia esterna del palo con un siluro dai 20 metri, poi, sul rovesciamento di fronte, anticipa di testa Rocchi su un cross insidioso. In pieno recupero, ancora Rocchi prova a servire l’inserimento di Foggia, contrastato da un’ottimo Molinaro. E’ l’ultimo sussulto di una gara non bellissima, ma piacevole.