Milk

Un film di Gus Van Sant con Sean Penn che racconta una storia vera degli anni '70

di Sandro Calice

MILK
Di Gus Van Sant, Usa 2008
Sean Penn, James Franco, Josh Brolin, Emile Hirsch, Diego Luna.


"Milk" è uno di quei film che quando esci dal cinema ti senti più buono. Perché è una storia vera, perché c’è un sogno per cui lottare, perché hai fatto il tifo per i “deboli”, che ogni tanto nella Storia lasciano il segno.

Il film racconta la storia di Harvey Milk. A 40 anni, nel 1972, Milk (Sean Penn) decide di trasferirsi da New York a San Francisco insieme al suo compagno Scott Smith (James Franco). Qui, nel popolare quartiere di Castro, apre un negozio di fotografia che diventa ben presto un circolo sociale, punto di incontro di tutti i gay della comunità. Milk scopre la passione politica, la voglia di combattere non solo per i diritti omosessuali (all’epoca apertamente perseguitati), ma contro ogni discriminazione. Amato e appoggiato dalla sua comunità, Milk si candida per quattro volte alla carica di supervisor (consigliere comunale), fino a quando nel 1977 diventa il primo omosessuale dichiarato ad avere accesso a una carica pubblica negli Stati Uniti. Il Castro Camera, il suo negozio, diventa un laboratorio. Arrivano da tutta l’America per unirsi a lui. E la sua fama cresce quando decide di opporsi all’integralismo religioso e a un referendum statale, la Proposition 6, che mira a cacciare dalle scuole gli insegnanti gay e chi li sostiene. Milk morirà assassinato nel 1978, non per motivi strettamente legati alla sua attività, ma come per tutti i sognatori, la sua morte lo renderà un’icona.

Gus Van Sant ci ha abituati a stili diversi. Qui siamo più su “Will Hunting” o su “Scoprendo Forrester” che su “Paranoid Park”. C’è una bella ricostruzione degli anni ‘70, dai costumi, alle scenografie, a certe soluzioni visive che rimandano alla pop art. Forse appena appesantita dall’uso di documentari e filmati d’epoca. Gli attori sono tutti all’altezza, soprattutto Penn, probabilmente una delle migliori interpretazioni di un omosessuale mai viste sul grande schermo. Il film ha appena ricevuto otto nominations agli Oscar: miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista, miglior attore non protagonista, miglior sceneggiatura originale, migliori costumi, miglior montaggio, miglior colonna sonora. Milk era solito cominciare i suoi comizi con una frase, il suo invito a uscire allo scoperto, a lottare uniti contro i soprusi, una frase populista, ma anche il sogno che ci ha lasciato:”Mi chiamo Harvey Milk. E sono qui per reclutarvi tutti”.