Perché è utile e a chi è rivolta; come si fa e quando va fatta: in poche parole, tutto quello che c'è da sapere sulla vaccinazione antinfluenzale. Domande e risposte con suggerimenti e consigli, disponibili per tutti sul sito del ministero della Salute. Un servizio più che mai utile alla luce del blocco, a scopo cautelativo, di oltre 487 mila dosi di vaccino antinfluenzale prodotte da Novartis, da parte del ministero della Salute e dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). I vaccini bloccati potrebbero infatti presentare una aumentata reattogenicità, cioè la capacità di indurre effetti collaterali e reazioni indesiderate.
Il vaccino antinfluenzale - spiegano gli esperti del ministero - è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni. Tra gli altri, la vaccinazione è raccomandata per gli over 65; bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni con patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, quali malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio e dell'apparato cardiocircolatorio; diabete mellito e altre malattie metaboliche; insufficienza renale cronica; tumori; malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci da Hiv.
E ancora, bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico; donne che all'inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e nel terso trimestre di gravidanza; individui di qualunque età ricoverati in strutture per lungodegenti; medici e personale sanitario di assistenza; addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori; Forze di polizia; Vigili del fuoco; allevatori; addetti al trasporto di animali vivi; macellatori e vaccinatori; veterinari pubblici e libero-professionisti.
Il vaccino antinfluenzale non deve essere invece somministrato a lattanti al di sotto dei sei mesi (per mancanza di studi clinici controllati che dimostrino l'innocuità del vaccino in tali fasce d'età); soggetti che abbiano manifestato una reazione allergica grave dopo la somministrazione di una precedente dose o una reazione allergica grave a un componente del vaccino. Devono invece essere considerate come "false controindicazioni" le allergie alle proteine dell'uovo; le malattie acute di lieve entità; l'allattamento; l'infezione da Hiv e altre immunodeficienze congenite o acquisite.
Capitolo a parte riguarda gli effetti collaterali. Quelli comuni consistono in reazioni locali, quali dolore, eritema, gonfiore nel sito di iniezione. Le reazioni sistemiche comuni includono malessere generale, febbre, mialgie, con esordio da 6 a 12 ore dalla somministrazione della vaccinazione e della durata di 1 o 2 giorni. Il periodo ideale per la vaccinazione antinfluenzale è, per la nostra situazione climatica e per l'andamento temporale mostrato dalle epidemie influenzali in Italia, quello autunnale, a partire dalla metà di ottobre fino a fine dicembre.
Il vaccino antinfluenzale, con l'eccezione del trivalente intradermico, va somministrato per via intramuscolare ed è raccomandata l'inoculazione nel muscolo deltoide per tutti i soggetti di età superiore a 2 anni. Nei bambini fino ai 2 anni e nei lattanti la sede raccomandata è invece la faccia antero-laterale della coscia. Il vaccino trivalente intradermico è preconfezionato in siringa speciale per inoculazione intradermica. Questo vaccino è indicato nella profilassi dell'influenza negli adulti e negli anziani. Oltre che nelle Asl, la vaccinazione viene effettuata nell'ambulatorio del proprio medico di famiglia e del pediatra di libera scelta, se questi professionisti hanno stipulato una convenzione in tal senso con Regione o con la Asl.
Riguardo ai bambini, l'inserimento dei piccoli sani di età compresa tra 6 mesi e 24 mesi (o fino a 5 anni) nelle categorie da immunizzare contro l'influenza stagionale è un argomento attualmente oggetto di discussione da parte della comunità scientifica internazionale, soprattutto a causa della mancanza di studi clinici controllati di efficacia. L'offerta di vaccinazione è raccomandata dalla sanità americana e canadese e da pochi Paesi della Comunità europea, ad esempio la Finlandia.
I dati di copertura vaccinale finora raggiunti - spiega il ministero della Salute - non consentono di valutare l'impatto di tale intervento. Pertanto non si ritiene necessario promuovere programmi di offerta attiva gratuita del vaccino influenzale stagionale ai bambini che non presentino fattori individuali di rischio. Ciò non significa che vi siano controindicazioni alla vaccinazione dei bambini 'sani' di età superiore a 6 mesi, qualora il loro pediatra optasse per tale scelta.
E' inoltre importante sapere che la vaccinazione antinfluenzale non è controindicata nelle donne che allattano e l'allattamento non interferisce sfavorevolmente sulla risposta immunitaria. Viene infine raccomandata la vaccinazione antinfluenzale alle donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza. I vaccini - spiegano gli esperti - sono a base di virus uccisi o di subunità e non comportano quindi, in nessuna fase della gravidanza, i rischi legati all'impiego di vaccini a base di virus viventi attenuati. Tuttavia nel primo trimestre di gravidanza, in assenza di condizioni mediche predisponenti che rendano imperativa la vaccinazione antinfluenzale, questa deve essere subordinata a una attenta valutazione del rapporto rischio beneficio da parte del medico curante.