di Federica Marino
(marino@rai.it) Trent’anni che valgono doppio: quelli che festeggia la Mostra internazionale dell’illustrazione per l’infanzia di Sàrmede.
Il “paese delle fiabe” continua nel suo percorso consolidato e propone per l’edizione numero trenta un calendario ricchissimo e multifocale, come l’universo da cui prendono forma le illustrazioni offerte anche quest’anno allo studio e all’ammirazione degli estimatori. Didattica e sperimentazione, illustrazione e lettura, giochi e fiabe animate sono ancora una volta la chiave per entrare nel laboratorio incantato di Sàrmede, ormai punto di riferimento internazionale per gli illustratori.
Il valore doppio viene dal grande numero degli ospiti presenti: nella sola sezione Panorama, sono sessanta (30x2 è il filo conduttore di questa edizione della Mostra), a sottolineare l’importanza dell’appuntamento 2012. Oltre cento in tutto gli illustratori che partecipano con più di trecentocinquanta tavole.
In un’occasione tanto ricca di significato non manca l’omaggio a chi nel 1983 ha saputo reinventare Sàrmede, dandole nuova vita e colori e trasformandola in un laboratorio incantato: apre nel Palazzo municipale il Museo Štěpán Zavřel, con ottanta opere dell’artista boemo e le tavole realizzate da allievi della Scuola per tre libri. Lo stesso Municipio è un’opera d’arte: nel corso degli anni Zavřel e poi i suoi allievi ne hanno illustrato i muri, come quelli delle case del paese, ormai “mostra permanente” di se stesso. La Mostra, che è il momento conclusivo e culminante delle attività svolte lungo tutto l’anno dalla Scuola di illustrazione, presenta i lavori degli allievi insieme a quelli dei maestri, sotto forma di esposizione-libro. Alcune delle tavole immaginate dagli artisti per le fiabe russe ed esposte nella Casa della Fantasia sono infatti confluite nel libro che è ormai un appuntamento fisso della Mostra. Non bisogna dimenticare il continuo dialogo tra immagine e testo che è alla base di ogni libro illustrato: parole e tratti costruiscono insieme nuovi sensi mediati dall’artista e poi dal lettore attraverso le pagine che sfoglia.
La fantasia come strumento per leggere il reale, il libro come una porta magica per capire e capirsi: operazione complessa e mirabilmente realizzata dall’ospite d’onore della Mostra, Roberto Innocenti. Illustratore italiano fra i più noti a livello internazionale, nelle sue tavole reinventa fiabe classiche – da Cenerentola al dickensiano Canto di Natale e orchestra opere originali come Rosa Bianca o la più recente Casa del Tempo, con Roberto Piumini. Nei suoi disegni – tratto realistico e preciso, epoche straniate e spiazzanti ma mai incongruenti – c’è una riflessione costante su storia, tempo e permanenza. Lo sfasamento temporale in cui la narrazione viene situata – Cenerentola vive nel Novecento e la Casa nel Tempo rimane uguale mentre intorno tutto muta e passa - serve a sottolineare quello che dura, il nucleo profondo del reale che non viene scalfito dal flusso del tempo. Anche quando, come in Rosa Bianca, epoca e storia coincidono – siamo nella Germania nazista - il tempo sembra sospeso: troppo disumani gli avvenimenti per gli occhi di una bambina, che svanisce nel bosco e si allontana da una realtà così cattiva che non può essere detta (disegnata, raccontata, accolta).
E la storia continua, nel mondo, nei libri, nella fantasia di chi, guardando le immagini, ne immagina altre e costruisce nuovi mondi possibili.
Le immagini della fantasia 30
Sarmede (Treviso), Casa della fantasia
Dal 28 ottobre al 23 dicembre 2012 e dal 5 al 20 gennaio 2013