L'economia americana riparte lentamente: negli ultimi quattro anni ha compiuto molti progressi, ma continua a risentire di molte difficoltà. E i miglioramenti registrati, molti dei quali a due cifre, sono in parte il risultato di un punto di partenza basso, di una crisi - quella in cui sono sprofondati gli Stati Uniti nel 2007 - che ha messo l'economia in ginocchio. Barack Obama si presenta al voto con il tasso di disoccupazione più alto per un presidente che chiede la rielezione dai tempi di Franklin Delano Roosevelt. E se dovesse vincere le elezioni, sarebbe il solo presidente ad essere rieletto con una disoccupazione oltre il 6%, insieme a Ronald Reagan, che tornò alla Casa Bianca con un tasso al 7,2%. Ecco di seguito gli attuali numeri della presidenza di Obama paragonati con l'inizio del suo mandato.
PIL - Nel terzo trimestre il pil americano è cresciuto del 2%, dopo il +1,3% del secondo trimestre. Nel quarto trimestre 2008 (quando si sono tenute le scorse elezioni) il pil era sceso del 6,3% mentre nel primo trimestre 2009, il primo con Obama alla Casa Bianca, l'economia si era contratta del 5,5%.
DISOCCUPAZIONE - Il tasso di disoccupazione in ottobre è salito al 7,9%, dal 7,8% di settembre che rappresentava il livello più basso da quando Obama ha assunto l'incarico, nel gennaio 2009, quando il tasso di disoccupazione era al 7,6%.
WALL STREET - Dal gennaio 2009 il Dow Jones ha guadagnato quasi il 63%, il Nasdaq oltre il 105% e l'indice S&P 500 il 74%.
PETROLIO - Il prezzo è balzato del 145%, con un impatto sulla benzina passata da 1,85 dollari al gallone (3,8 litri) a 3,80 dollari. E i prezzi continuano a essere sotto pressione.
ORO - E' salito del 112%.
CASE - Il mercato immobiliare al centro della crisi mostra segnali di miglioramento, stabilizzandosi, anche se una ripresa appare ancora lontana. Le costruzioni di case nuove in settembre sono balzate del 15% a massimi degli ultimi 4 anni e le vendite di case nuove sono salite del 5,7%, ai massimi da due anni.
DEBITO - Il debito federale è aumentato, superando i 16.000 miliardi di dollari nel settembre 2012, contro i 10.000 del settembre 2008