L'unico modo di essere affidabili è "avere le finanze pubbliche in ordine" e per questo bisogna perseguire l'obiettivo del "pareggio di bilancio senza 'se' e senza 'ma"'. Il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, parla a Venezia al Forum dei giovani imprenditori di Confcommercio e avverte che non si puo' guardare indietro e che occorre "una mentalita' nuova". Il rigore e' un fattore di stress per l'economia, "ne siamo consapevoli", dice. Ma difende la politica economica del governo: "E' l'unica possibile". E alle richieste dei rappresentanti del commercio di evitare del tutto l'aumento dell'Iva ("una doccia gelata" per il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli) con la legge di stabilita' risponde che "la coperta e' corta". Le imprese comunque potranno contare dal 2014 su uno sgravio strutturale dell'Irap. "Lo stiamo valutando", assicura il ministro.
Grilli parla della situazione economica del paese e sottolinea: "Mi piacerebbe dire che il peggio e' passato ma non posso farlo. Possono comunque dire che siamo sulla strada giusta" perche' il rigore sta rendendo l'Italia piu' credibile e affidabile.
Della gravita' della situazione economica aveva parlato anche Sangalli della Confcommercio evidenziando che "l'uscita dal tunnel appare davvero ancora molto lontana". E allora occorre la responsabilita' di tutti, "della politica, delle istituzioni e delle forze sociali" per "la salvezza dell'Italia, per risolvere cioe' i problemi strutturali della finanza pubblica e far si' che il nostro paese - rileva - torni a imboccare il cammino della crescita". La Confcommercio parla della difficolta' dell'accesso al credito delle imprese e punta il dito contro le banche ma Grilli avverte: "E' fondamentale che le banche non soffrano perche' custodiscono i risparmi del mondo" e quindi e' stato un bene saper preservare in Italia la solidita' del sistema bancario.
Sull'eccesso della pressione fiscale, altro tema toccato da Confcommercio, Grilli replica che "bisogna tagliare la spesa pubblica per abbassare la pressione fiscale" anche se la spending review e' "difficilissima" visto che "i livelli di conservazione sono giganteschi".