Sisma in Emilia


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Schulz: chi blocca fondi Ue si vergogni

Sono Germania, Olanda, Finlandia, Svezia e Gran Bretagna o

E' "inaccettabile" e "vergognoso" che si facciano "giochi politici" sulla pelle delle persone colpite dal sisma in Emilia. I 5 paesi che venerdì hanno bloccato l'attivazione del fondo di solidarietà per 670 mln di euro "si devono vergognare". Così Martin Schulz, che ieri ha garantito a Monti l'impegno dell'Europarlamento.

Mario Monti si è attivato, in questo fine settimana, per assicurare che gli aiuti dell'Unione Europea per il terremoto in Emilia Romagna non vengano bloccati a seguito delle difficoltà intervenute. Monti ha sentito Barroso e Schulz, e ha definito "inaccettabile" un eventuale blocco dei fondi.

ITALIA STRAPPA IN EXTREMIS ACCORDO UE PER EMILIA - Parlamento, Consiglio e Commissione Ue hanno raggiunto venerdì un'intesa di principio per arrivare allo sblocco dei fondi per l'Emilia terremotata, dopo che Germania, Olanda, Finlandia, Svezia e Gran Bretagna hanno bloccato i 670 milioni di euro del Fondo di solidarieta' Ue. L'intesa sarà formalizzata nell'ambito dell'accordo complessivo che dovrebbe essere raggiunto martedì prossimo quando riprenderanno i negoziati sui bilanci 2012 e 2013.

Se tutti i paesi hanno riconosciuto che l'Italia ha diritto ai finanziamenti del Fondo di solidarietà Ue, e hanno negli scorsi giorni formalmente approvato la decisione, Germania, Olanda, Finlandia, Gran Bretagna e Svezia hanno detto di non voler 'pagare il conto'.

I 27 si erano riuniti per decidere anche sul bilancio rettificativo Ue 2012, per cui la Commissione ha chiesto in più la cifra record di 9 miliardi, e anche sul bilancio 2013, per cui la sempre la Commissione ha chiesto un aumento del 7% rispetto a quello dello scorso anno. Questi cinque paesi sono contrari anche a queste richieste dell'esecutivo comunitario, adducendo il fatto che data la crisi bisogna ridurre le spese. I soldi che la Commissione chiede, però, sono quelli già stanziati per i progetti del bilancio 2007-2013, che essendo ora giunto al termine deve saldare i conti e pagare le fatture dovute agli stessi stati membri.

"Abbiamo fatto quanto necessario per rispondere all"obbligo moralé che abbiamo nei confronti dell'Italia e di chi ha subito i danni del terremoto". Così il commissario Ue al bilancio, Jenusz Lewandowski, ha commentato l'intesa raggiunta in extremis per mobilitare i 670 milioni destinati all'Emilia. Il commissario ha però sottolineato che restano da trovare "almeno" nove miliardi per coprire il buco apertosi nel bilancio 2012 e in cui rientrano i fondi Erasmus e 1,8 miliardi di fondi strutturali per l'Italia.

IL CDM DICHIARA LO STATO DI EMERGENZA PER IL POLLINO - Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per i Comuni nel territorio delle province di Cosenza e Potenza, area del Pollino, colpiti il 26 ottobre dal terremoto. Intanto, a Mormanno, uno dei centri più colpiti, la paura non passa e sono centinaia gli abitanti che temendo nuove scosse forti dormono ancora in auto. "La paura è così tanta - dice il sindaco Guglielmo Armentano - che la gente non accetta neppure di dormire nella palestra dove sono stati allestiti 100 letti. Vengono solo per consumare pasti caldi".