End of watch
di Sandro Calice 
END OF WATCH – TOLLERANZA ZERO
di David Ayer, Usa 2012, drammatico (Videa-CDE)
Fotografia di Roman Vasyanov
con Jake Gyllenhaal, Michael Peña, Anna Kendrick, Cody Horn, America Ferrera, Natalie Martinez, Frank Grillo, Shondrella Avery, David Harbour, Gene Hong, Kristy Wu.
EOW - End Of Watch (fine del turno) è la sigla con cui i poliziotti chiudono i loro rapporti a fine giornata, prima di andare a casa. Scriverla, quella sigla, significa in fondo che sei ancora vivo.
Brian Taylor e Mike Zavala sono due agenti che pattugliano insieme le strade di South Central, uno dei quartieri più degradati, violenti e pericolosi di Los Angeles. Amici sin dall’Accademia, vengono da storie diversissime: figlio di famiglia benestante che vive lontano e poi marine Brian, figlio di famiglia numerosa che vive con lui ed ex pugile Mike. Sono fratelli più che partner, condividono l’auto, le armi, le chiamate, i rischi, i premi, ma anche le confidenze, gli amori, i sogni. E affrontano ogni giornata cercando di mantenere l’equilibrio tra il caos, il dolore e la morte che respirano in servizio e la vita normale che cercano di avere fuori, ben sapendo di non potersi mai distrarre, nemmeno per un attimo, perché, come dice Brian, loro sono la polizia, quella sottile linea blu che protegge le prede dai predatori.
David Ayer (“La notte non aspetta”, “I giorni dell’odio” e le sceneggiature di “Training day” e “Fast and Furious”) ha familiarità con le storie di poliziotti, ma aveva sempre raccontato storie di agenti controversi o corrotti. In “End of Watch”, invece, ci mostra la “normalità” del lavoro degli agenti di polizia, la quotidianità di due persone comuni, spesso straordinarie, ma non supereroi. E sceglie di farlo provando a comunicarci il massimo del realismo, con riprese in soggettiva, telecamere a spalla o attaccate sul petto dei protagonisti, dando spesso l’effetto di un videogioco fps (first person shooter – sparatutto in soggettiva) o di un video amatoriale su YouTube. E funziona, perché alla fine la drammatica e straordinaria normalità della vita di questi due poliziotti finisce per coinvolgerci.
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