L'ottavo tasso di mortalità infantile più alto (un bimbo su 4 non arriva al quinto compleanno), ritardo nella crescita di un terzo dei piccoli ciadiani a causa della malnutrizione, scarso accesso all'acqua potabile (solo il 42% della popolazione) e a servizi igienici adeguati (solo il 9%).
Sono i dati della situazione dell'infanzia in Ciad, uno dei 50 Paesi meno sviluppati al mondo. I conflitti interni tra governo e oppositori armati, gli attacchi ai civili al confine con il Darfur e l'arrivo di migliaia di profughi da questa martoriata regione sudanese acuiscono i problemi.
La carenza di infrastrutture, di strade facilmente percorribili, soprattutto da giugno a settembre a causa delle piogge massicce, rendono spesso inaccessibili diverse zone del Paese. La maggior parte delle scuole esistenti sono ripari temporanei, eretti con materiali rudimentali, che devono essere ricostruiti all'inizio di ogni anno scolastico. Circa il 95% della popolazione sfollata è analfabeta. Forte è la carenza di insegnanti tra gli sfollati. Ancora troppo presente il problema del reclutamento dei bambini da parte delle forze armate o di gruppi armati.
La cartina è tratta dal sito dell'Unicef - www.unicef.it