Assistenza sanitaria e alimentare adeguate sono fornite in Ciad dall'Unicef a sfollati, profughi e comunità ospitanti. Le attività saranno rivolte, secondo il rapporto sulle emergenze 2009 dell'Agenzia Onu, a 93 mila bambini sotto i 5 anni e a 38 mila donne in gravidanza.
Saranno forniti infrastrutture e materiali scolastici a un totale di 150 mila bambini sfollati e colpiti dalla guerra (copertura del 60%), a 400 facilitatori pre-scolastici, a 2.000 docenti di scuola primaria e a 200 comitati di genitori. Attività di formazione saranno rivolte a insegnanti e genitori.
Sarà consolidato, nel 2009, il programma per la prevenzione del reclutamento dei bambini e il rilascio e l'integrazione nella comunità di 750 bambini associati con le forze armate o gruppi armati. L'Unicef lavorerà per rintracciare, assistere e riunire alle loro famiglie i circa 400 minori che, secondo le stime, sono rimasti soli, e continuerà ad aiutare quattro Ong partner a far fronte alla violenza sessuale e di genere. A beneficio di 15 mila studenti sarà sostenuta l'introduzione dell'educazione ai pericoli delle mine nei programmi di scuola elementare.