Nei campi profughi la condizione dei più piccoli è ancora più drammatica rispetto a quella già critica di altre zone del Paese. Le scarse condizioni igieniche e il basso livello nutritivo del cibo disponibile comporta un peggioramento dello stato di salute dei bambini con il rischio di malattie. Benché nei campi siano state intraprese attività di protezione dell'infanzia, la programmazione per i giovani risulta ancora insufficiente.
Nel giugno 2008, Advocacy Human Rights Watch ha documentato diverse accuse di reclutamento di bimbi ad opera dell'esercito nei campi per sfollati. Secondo il rapporto 2008 di Amnesty Italia, le donne in Ciad hanno continuato a essere oggetto di stupri a opera di milizie, gruppi armati e soldati governativi. Donne e ragazze sfollate sono risultate particolarmente esposte agli attacchi quando si avventuravano al di fuori dei campi per raccogliere legna da ardere o altri beni di prima necessità. In quasi tutti i casi i responsabili degli abusi sono rimasti impuniti.