"Quando gioco a calcio ritrovo la pace perduta", dice Alì 13 anni, che vive nel campo profughi ad Amboko (Ciad) con altri 28 mila rifugiati. Il ragazzo, che proviene dalla Repubblica Centroafricana, è stato trovato dall'Agenzia Onu per i rifugiati dopo la morte dei suoi genitori e ricongiunto a uno zio che era nel campo.
La morte dei genitori, avvenuta 3 anni fa nelle violenze seguite a un colpo di stato, ha precipitato Alì nella tristezza. "La nostra è una situazione molto dura e lo sport permette ad Alì di dimenticare per un poco i dolorosi traumi che ha subìto", dice lo zio.
Foto tratta dal sito dell'Unicef - www.unicef.it