Era oggi


Stampa

8 febbraio

Nasce Jules Verne, Mendel formula la teoria dell'ereditarietà, nasce Giuseppe Ungaretti, debutta il Nasdaq

“Sogna come se dovessi vivere per sempre. Vivi come se dovessi morire oggi”. E’ una delle celebri frasi attribuite a James Dean: ribelle, solitario, eroe, leggenda, attore simbolo di una generazione. E’ una delle frasi che meglio descrive la sua fulminante avventura: l'attore rimase ucciso in un fatale incidente stradale a bordo della sua nuova Porsche Spyder 550. Aveva 24 anni. Dean, a quei tempi, era già diventato una leggenda. Una di quelle che, nell'Olimpo delle stelle, occupa un posto di primo piano accanto a Elvis e Marilyn.

James Byron Dean (il secondo nome è dovuto alla passione della madre per il poeta inglese) nacque a Marion nell’Indiana l’8 febbraio 1931. La madre morì quando lui aveva 9 anni, il padre lo mandò a vivere con gli zii in una fattoria di Fairmont nell'Indiana. Comincia la sua carriera in una serie di programmi tv e nel 1954 è notato dal regista Elia Kazan che lo vuole per il ruolo di Cal Trask, giovane ribelle e infelice, protagonista del film “La Valle dell'Eden” nel 1955.

Sempre nello stesso anno, quasi inevitabilmente - poiché era perfetto per la parte - interpreta il rozzo e sprezzante Jim Stark di “Gioventù Bruciata”.

Sembra l'inizio di una lunga e sfavillante carriera, ma il destino gli riserva ben altro. Stanno terminando le riprese de “Il Gigante”, per la regia di George Stevens, quando muore in quell’incidente stradale.

La scomparsa del teen-ager per eccellenza, del simbolo dei giovani ribelli, scatena una sorta di isterismo collettivo. I media parlano di un simile effetto a catena, riferendosi a quello del 1926, dopo la morte di Rodolfo Valentino. Ma se in quel caso si tratta di idolatria, la scomparsa di James Dean equivale alla perdita di un eroe da emulare. I giovani lo amano e ne imitano l'atteggiamento: restano privati della prima, vera, identificazione di massa con un personaggio del grande schermo.

Un desiderio di ribellione a tutto campo, che significa reagire alla solitudine di quegli anni, al senso di incomprensione accusato dai ragazzi, alla guerra fredda e a quella che tanti giovani americani combattono in Corea. James Dean incarna questo ed altro.

>>Guarda la fotogallery



L'8 febbraio nella storia

1828: Nasce Jules Verne 1865: George Mendel formula la teoria dell'ereditarietà 1888: Nasce Giuseppe Ungaretti 1971: Debutta un nuovo mercato borsistico statunitense: il Nasdaq

 

 

 

Pagina realizzata in collaborazione con Rai Teche.