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13 febbraio

Muore Benvenuto Cellini, muore Richard Wagner, nasce Giuseppe Dossetti, nasce Robbie Williams

Pierluigi Collina annunciò le dimissioni dall'Aia (Associazione Italiana Arbitri) il 29 agosto del 2005, otto giorni dopo l'ultima partita diretta (un Pavia-Bari di Coppa Italia), in un'affollata conferenza stampa nella sua Viareggio, accanto a lui la moglie Gianna. ''Alla fine abbiamo perso tutti'' la sua amarezza di allora. Quella decisione gli pregiudicò la possibilità di arbitrare all'estero e scatenò una ridda di reazioni interne, anche dal mondo politico: qualcuno lo invitò a ripensarci, ma fu tutto inutile.

Dopo l'addio per Collina è cominciata una nuova vita: come commentatore tv per Sky ai Mondiali tedeschi, ma anche come collaboratore di giornali e testimonial di sponsor e aziende. Il più chiacchierato degli accordi commerciali fu quello con la Opel, scaduto a settembre. Ma Collina non ha mai perso la fiducia della Figc, che poi lo propose per la commissione arbitrale dell'Uefa. Poi l'archiviazione del deferimento in pratica ha riaperto le porte per il suo ritorno all'Aia. E dopo il suo ritiro rivelò che l'ex presidente della Figc Carraro gli aveva proposto due volte la vicepresidenza. Dopo 16 mesi dal suo ritiro Pierluigi Collina tornò a ''fischiare''. Non in campo, ma come consulente del nuovo designatore ad interim, il presidente dell'Aia Cesare Gussoni. Collina preparò gli arbitri e poi assunse in prima persona l'incarico di designatore.

Nato a Bologna il 13 febbraio 1960, Collina è stato considerato per molti anni il miglior arbitro del mondo. E' stato per sei anni consecutivi al primo posto della classifica Iffhs. Figlio di un impiegato statale e di una insegnante elementare, Collina si è laureato in Economia e commercio nel 1984 all'Università di Bologna con 110 e lode. Dal 1991 vive a Viareggio dove esercita la professione di consulente finanziario per Banca Fideuram. Sposato con Gianna è padre di due bambine, Francesca Romana e Carolina.

Il suo destino compie la svolta decisiva quando un compagno di banco del liceo, Fausto Capuano, lo invita a partecipare ad un corso per arbitri di calcio organizzato dalla Sezione di Bologna all'inizio del 1977. In tre anni raggiunge il massimo livello regionale, il campionato di Promozione, in cui resta per tre stagioni durante le quali svolge anche il servizio militare e subisce l''unica invasione di campo della sua carriera, nel parmense, al termine di una partita decisiva per il campionato e vinta dalla squadra in trasferta. Poi a livello nazionale in giro per l'Italia, spesso in paesi difficili da trovare anche sulla carta geografica. Nel dicembre 1986 una alopecia totale lo colpisce facendogli perdere tutti i capelli: allora sembrava un azzardo, col tempo la sua pelata è diventata di moda.

Nel 1995 dopo 43 partite di serie A viene promosso arbitro internazionale iniziando un'ascesa inarrestabile. La parabola di Collina si è conclusa dopo 28 stagioni di attivita'. Il punto più alto della sua carriera resta la finale del Mondiale 2002 vinta dal Brasile sulla Germania per 2-0. Ma altre importanti tappe internazionali sono state la finale delle Olimpiadi di Atlanta 1996 (Nigeria-Argentina), la finale della Champions League 1999 a Barcellona, con il rocambolesco epilogo che diede il successo al Manchester Utd sul Bayern Monaco. E poi la Coppa del Mondo 1998 in Francia e infine gli Europei del 2000.

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Il 13 febbraio nella storia

1571: Muore Benvenuto Cellini 1883: Muore Richard Wagner 1913: Nasce Giuseppe Dossetti 1974: Nasce Robbie Williams

 

 

 

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