Dopo aver ottenuto un sofferto nulla osta dalla Serbia, che a lungo l'ha definita illegale, alla fine del 2008 è finalmente partita Eulex.
La missione, la più imponente mai nata in seno all'Unione europea, fornisce supporto alle istituzioni kosovare nell'amministrazione della giustizia, delle attività doganali e di polizia.
"Dal nostro insediamento, due mesi fa, abbiamo schierato sul territorio 2.500 osservatori su un totale di 3.000; contiamo di completare il dispiegamento entro l'inverno", spiega a Televideo Christophe Lamfalussy, portavoce della missione Eulex a Pristina.
Alberto Perduca è il magistrato italiano che guida il settore giustizia della missione europea Eulex. "Quando Eulex fu varata, spiega a Televideo, c'erano in Kosovo 50.000 cause civili pendenti,50.000 decisioni civili in attesa di essere eseguite, 36.000 procedimenti penali da definire. Dal 9 dicembre 2008, i giudici Ue trattano alcuni processi con i colleghi locali, dando vita a collegi misti. Le prime sentenze sono già state emesse".
"Ad oggi sono 33 i giudici e 19 i pro- curatori Eulex già al lavoro. Altri si aggiungeranno nelle prossime settimane, per un totale di 70".
"Eulex ha dispiegato 6 magistrati anche nella Corte di Mitrovica, dov'è preva- lente la componente serba.L'area neces- sita di una pronta ripresa dell'ammini- strazione della giustizia per un ritor- no a normali condizioni di legalità. Perché ciò avvenga, tale amministrazio- ne dev'essere e venire accettata come giusta ed imparziale. Da qui l'impegno prioritario per un progressivo coinvol- gimento di magistrati di ogni comunità" "Il quadro in cui operiamo è formato da diverse forme normative sovrapposte nel tempo: testi jugoslavi ante-1999, norme Unmik e leggi dell'ultimo anno. La giu- risprudenza avrà il ruolo di chiarire e consolidare il diritto applicabile".
"La Costituzione prevede meccanismi di rappresentanza di tutte le comunità per la composizione dell'ordine giudiziario garantendo la multietnicità".
"A questo dovranno rispondere anche i provvedimenti in discussione, volti a riformare il sistema dei Tribunali e delle Procure e gli organi di autogoverno dei magistrati, uno per i giudici e l'altro per i procuratori".
"Non meno importante - conclude Perduca - sarà il contributo della Commissione internazionale,appena nata per valutare l'idoneità di coloro che esercitano le funzioni giudiziarie in termini di integrità,indipendenza e professionalità"