di Sandro Calice
Marco Carta con la canzone “La forza mia” ha vinto il 59° Festival della canzone italiana di Sanremo. Nella finalissima ha battuto Povia con “Luca era gay” e Sal Da Vinci con “Non riesco a farti innamorare”.
Il pubblico ha scelto e votato, Marco Carta, per inciso, è stato anche il vincitore, col 51,36%, del sondaggio tra i nostri lettori. I tre finalisti venderanno sicuramente molti dischi e le loro canzoni saranno trasmesse in radio. Quindi evitateci di fare lo scontato e noioso discorso sulla qualità della musica e su Sanremo che, pur “rinato”, non si smentisce mai. Al quale, semmai, va aggiunta la riflessione di un campione della tv commerciale che, in presenza della sua madrina, vince anche su quella pubblica. Il “Premio della Critica ‘Mia Martini’ – sezione Campioni” è stato vinto dagli Afterhours per “Il paese è reale” che ha ottenuto 21 voti, seguiti da Nicky Nicolai e Stefano Di Battista e Tricarico, secondi a pari merito con 20 voti. Il “Premio della sala stampa Radio Tv – sezione Campioni”, invece, è stato assegnato a Povia.
La conferenza stampa. “E’ stato un festival geniale, fantastico, divertente, ma forse sono di parte…” dice Carta ai giornalisti dopo la vittoria: “Da domani mi piacerebbe cominciare ad allestire il nuovo tour e godermi tutte le cose belle che sono arrivate in questa settimana”. E sulla presenza di Maria De Filippi:”L'ho vista molto emozionata. Ho pensato ‘forse la devo proteggere io’. E' stato bello che sia stata presente anche alla mia seconda vittoria”. “Mi sono divertito troppo – è stato il commento di Povia – sono un portatore sano di polemiche e spero di fare i teatri pieni nei prossimi concerti”. Sal Da Vinci, infine:”Ci ho impiegato quasi 14 anni per arrivare a Sanremo, per me è un sogno. Il mio festival l’ho già vinto ieri, viva la musica”. In conferenza stampa anche i vincitori del Premio della Critica, gli Afterhours:”Siamo gli alieni del Festival, siamo venuti qui per attirare visibilità per noi e il nostro mondo e con questo premio ci siamo riusciti. Siamo in paese democratico e chiunque ha il diritto di dire qualunque cosa – hanno concluso - ma non siamo d’accordo sul modo in cui si è parlato degli omosessuali”.
La serata. E’ stata una sequenza del film “Billy Elliot” ad aprire la finale, mentre sul palco hanno ballato Giuseppe Picone e Caroline Rice. Prima della gara, si è esibita la vincitrice della sezione Proposte, Arisa, che ormai amiamo tutti. Poi i 10 Artisti hanno eseguito le loro canzoni. Nel mezzo, una telefonata di Paolo ad Antonella Clerici, che ha annunciato la nascita di sua figlia Mael, Maria De Filippi nel ruolo di valletta di lusso, Luca Laurenti che ha cantato “Sogni d’oro”, brano scritto per il figlio Andrea, il saluto e gli auguri di Paolo agli operai dello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco, da mesi in cassa integrazione, l’esibizione e il premio Siae ad Ania, vincitrice di sanremofestival.59, prima competizione sul web per artisti emergenti, l’intervista all’attore Vincent Cassel, con relativa gag sulla “zidanata”, Piera degli Esposti che ha letto Dacia Maraini, l’omaggio dell’Ariston a Mino Reitano e la consegna del Premio città di Sanremo alla moglie Patrizia. Toccante la presenza di Annie Lennox, tra la commozione quando ha presentato la sua campagna “Sing” contro l’Aids in Sudafrica e un momento di luce quando ha eseguito per pianoforte e voce “Why”.
Le somme. Sanremo finisce dov’era prima dell’esordio, c’è poco da dire. Abbiamo visto come potrebbe essere, nella terza serata, dove i grandi della musica italiana e internazionale hanno accompagnato le Proposte, che senza timore di essere smentiti, possiamo dire che sono stati complessivamente meglio dei big. Arisa, Malika, Karima, ma anche Simona Molinari, Silvia Aprile, Irene sono nomi che non spariranno spenti i riflettori della festa. Qualunque sia il giudizio, però, il vero vincitore di questa edizione è stato sicuramente Paolo Bonolis (e con lui Luca Laurenti) che ha detto di non essere il salvatore di nulla, ma intanto ha risollevato ascolti e affetto per il Festival. Sarà difficile trovare un successore, uno bravo come lui a conciliare alto e basso televisivo, come a Sanremo, e alla tv in generale, oggi piace. Paolo non si sbilancia, durante la serata, anzi, ha candidato scherzosamente (?) Maria De Filippi. Lo scopriremo solo vivendo.