Settimana deprimente per il calcio italiano. Se il triplo scontro Italia-Inghilterra si era concluso con due sconfitte e un pareggio casalingo in Champions League, il giovedì di Coppa Uefa emette un verdetto inesorabile: di quattro club italiani resta in corsa solo l’Udinese.
Il Milan, che puntava molto su una coppa che non ha mai vinto, si fa rimontare 2 gol al Meazza e il Werder passa con un doppio ceffone sferrato da Pizarro. Ora in casa rossonera è tempo di riflessioni:questo Milan comincia a somigliare troppo al Real Madrid infarcito di campionissimi che puntualmente si fermava di fronte a squadre ben strutturate: basta pensare che il Werder ha tirato in porta contro Dida ben 21 volte.
Doccia fredda anche per la Fiorentina che ad Amsterdam sfiora l’impresa:va in vantaggio con Gilardino,ma a una manciata di minuti dalla fine si fa infilare da Leonardo e grazie allo 0-1 dell’andata si fa sbattere fuori da un Ajax che di pauroso di questi tempi ha solo il blasone. I viola sembrano una motoGP che viene spinta al massimo con il gas aperto, tutto sembra tecnicamente a posto e poi ci si accorge che la moto era sul cavalletto e non ha percorso un metro. Per la Fiorentina, come per il Milan ora resta solo la lotta per il posto Champions in campionato che si prospetta piuttosto dura.
La Samp senza stelle e senza convinzione non ha alcuna chance con gli ucraini del Metalist Kharkiv , ma forse è la squadra che lascia con meno rimpianti. E’ l’Udinese,dunque, della quale il presidente Pozzo aveva detto “squadra con mentalità perdente” che resta in campo e incontrerà i campioni uscenti dello Zenit Pietroburgo.
Per il calcio di casa nostra i giochi saranno chiari fra due settimane,quando l’Inter andrà a giocarsi i quarti di Champions all’Old Trafford contro un Manchester che sembra una macchina da gol; la Juventus, sbeffeggiata dai tabloids inglesi come “Old Geriatric” deve rimontare un gol al Chelsea, ma può sperare nel fattore campo così come la Roma battuta 1-0 all’Emirates dall’Arsenal, ma anche i giallorossi che saranno privi dello squalificato De Rossi dovranno mettere tutte le energie e uscire da una situazione che li vede come un puzzle che si compone o scompone a seconda dell’incredibile susseguirsi di assenze e infortuni. Il calcio è fatto anche di episodi e per le tre italiane in Champions nulla è perduto,ma la paura di vedere in Europa solo la “squadra con la mentalità perdente” resta più che motivata.