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28 febbraio

Preparato per la prima volta il nylon, 100 milioni di persone guardano l'ultimo episodio di Mash, la lira cessa il proprio corso legale, muore il poeta Mario Luzi

Mondiali 1982: «Chi non ha vissuto suc­cessi sportivi difficilmente può capire cosa si prova in certi momenti. Solo lo sport può darti sensazioni così violente. Fra le mie vittorie nessuna tiene il confronto con il mondiale, anche perché ho rag­giunto quel traguardo in condizioni parti­colari: l'età molto avanzata, la fascia di capitano, una squadra partita così così e arri­vata al titolo in un crescendo entusiasman­te. Per me è stata veramente la consacra­zione di tutta una carriera».

Nato a Mariano del Friuli (Go) il 28 febbraio 1942, esordisce nel calcio professionistico a 19 anni con l'Udinese, nella quale resta dal 1961 al 1963 (una stagione in serie A, la seconda in B). Seguono quindi 4 stagioni a Mantova, 5 anni a Napoli (dal 67 al 72), infine alla Juventus dal 1972 al 1983. Ha disputato in serie A 570 partite e ancora oggi è il calciatore del campionato italiano su girone unico con più partite giocate. 6 gli scudetti vinti, 2 le coppe Italia, 1 coppa Uefa. In nazionale vanta 112 presenze (è il fedelissimo azzurro) e ha vinto un Europeo nel 1968 e il Mondiale del 1982. L'esordio in nazionale avviene a Napoli il 20 aprile 1968 (Italia-Bulgaria 2-0), l'ultima gara è Svezia-Italia 2-0 (29 maggio 1983). Nei campionati Europei, tra qualificazioni e fasi finali vanta 23 presenze per complessivi 2115 minuti giocati. Appena 14 le reti subite: il suo bilancio personale da giocatore agli Europei è di 7 vittorie, 13 pareggi e 3 sconfitte, cui si aggiungono 4 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta da commissario tecnico.

Reputato uno dei portieri più abili nella storia del calcio, è il vincitore più anziano della Coppa del mondo, vinta all'età di quarant'anni come capitano della Nazionale italiana. Occupa la 49° posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer. Finora è l'unico giocatore italiano che è stato sia campione europeo sia campione mondiale con la propria Nazionale.

Alla fine della carriera di portiere, entra nei ranghi tecnici della FIGC e gli viene affidata la conduzione della nazionale Olimpica nel 1988. Nell'estate dello stesso anno, viene ingaggiato come tecnico della Juventus, con la quale rimane due stagioni, vincendo una Coppa Italia e una Coppa UEFA. Nel 1990 assume la guida tecnica della Lazio, squadra della quale ricopre anche la carica di presidente durante la gestione proprietaria di Sergio Cragnotti.

Nel 1998, a seguito dell'eliminazione della Nazionale ai quarti di finale del campionato del mondo in Francia, Zoff è chiamato a sostituire Cesare Maldini in vista del campionato europeo del 2000 disputato in Belgio e Paesi Bassi. Sotto la sua guida, l'Italia arriva in finale dopo avere eliminato in semifinale proprio l'Olanda padrona di casa; la Francia, dopo essere stata in svantaggio fino agli ultimi minuti, pareggia a pochi secondi dalla fine con Wiltord e vince con un golden goal segnato da Trézéguet nei tempi supplementari. Al termine della partita, viene aspramente criticato da Silvio Berlusconi. Alle critiche, reagisce annunciando le proprie dimissioni immediate in segno di protesta, anche se sembra avesse raggiunto un accordo per la conduzione tecnica della SS. Lazio.

La più recente esperienza in panchina di Zoff risale al campionato 2004-2005, quando conduce la neopromossa Fiorentina alla salvezza in Serie A, subentrando all'esonerato Sergio Buso. Nel 2005, per celebrare il 50° anniversario, l'UEFA invita ogni federazione nazionale a indicare il proprio miglior giocatore dell'ultimo mezzo secolo. La scelta della FIGC ricade su Zoff, designato quindi Golden Player dall'UEFA.


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Il 28 febbraio nella storia

1935: Wallace Carothers prepara per la prima volta il nylon 1983: negli Usa, 100 milioni di persone guardano l'ultimo episodio di Mash 2002: La lira cessa il proprio corso legale. Arriva l'euro 2005: Muore il poeta e scrittore fiorentino Mario Luzi

 

 

 

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