Calcio \ Serie A


Stampa

Milan a picco, sconfitto 2-1 dalla Sampdoria

Pareggiano fuori Fiorentina e Genoa pato_0103

di Mauro Caputi

Una buona Sampdoria acuisce la crisi del Milan vincendo 2-1 a Marassi il confronto fra le deluse della Coppa Uefa. Torna al gol Cassano, che batte di testa Abbiati (ci vogliono diversi replay, ma alla fine sembra che abbia avuto ragione l’arbitro Rocchi nel giudicare la palla al di là della linea bianca) al 33’. Al 51’ prodigio di Pazzini (quinto gol in meno di due mesi) su assist dello stesso Cassano e Milan a dover scalare l’Everest. Ci riesce a metà, ma il gol di Pato all’80’ non basta. I rossoneri si allontanano dal secondo posto, appannaggio della Juventus, e ringraziano i risultati degli altri campi che valgono la difesa del terzo.

La Fiorentina voleva consolidare il suo quarto posto (magari aspirando a qualcosa di più) e ci riesce, ma deve accontentarsi del pari a Reggio Calabria. O forse è la Reggina che si deve accontentare, perché i calabresi sono apparsi più vivaci dei viola e li hanno messi alle corde per tutta la gara. I gol dell’1-1 arrivano a cavallo della metà del primo tempo. Sestu inventa il suo primo gol in serie A con un gran diagonale che non dà scampo a Frey; Bonazzoli pareggia raccogliendo una respinta su tiro di Mutu, dopo una leggerezza della difesa. Poi tanta Reggina e tanto Frey a salvare l’impossibile: esemplare un suo intervento su Cozza da pochi passi (e sulla respinta l’attaccante amaranto coglie la traversa).

Il Genoa non ne approfitta e chiude a reti bianche a Siena, con un gol annullato a Milito per fuorigioco (dubbio) e un palo di Sculli che aumentano lo sconforto della squadra di Gasperini per l’occasione perduta. Il rallentamento delle inseguitrici (in attesa del posticipo Inter-Roma) favorisce la Juventus, unica fra le aspiranti alla Champions ad aver fatto bottino pieno. A reti bianche anche Cagliari-Torino. Per i granata continua la lenta risalita dalla zona pericolosa della classifica. Per i sardi, ormai a distanza di sicurezza, continua una strana maledizione che li vede allontanarsi dalla zona Uefa appena se ne comincia a sentire l’odore. Tuttavia, la squadra di Allegri non può che essere felice per quanto ha fatto finora vedere. Le cose si complicano, invece, per l’ex tecnico del Cagliari, Ballardini. Il suo Palermo viene travolto 4-0 al Barbera dal Catania in una gara che verrà ricordata negli annali per il gol di Mascara al 44’. Un gol forse non determinante per l’esito (i rossazzurri già vincevano 2-0 grazie a Ledesma e Morimoto, con in mezzo l’espulsione del rosanero Bresciano), ma che a molti avrà in molti riportato parecchio indietro le lancette dell’orologio (o meglio, le pagine del calendario). Circa 25 anni fa, in un Napoli-Verona, Maradona realizzò quasi da centrocampo con un velenoso pallonetto. Identica l’impresa compiuta da Mascara, con vittima nientemeno che Marco Amelia, vice-Buffon in Nazionale. Da consegnare alla stretta cronaca il gol del 4-0 realizzato da Paolucci nella ripresa.

In chiave salvezza, importantissimo il successo del Chievo in casa dell’Atalanta. Gli uomini di Di Carlo fanno loro la gara nei minuti conclusivi grazie all’ex Langella che prima (81’) segna con una volée di sinistro e poi (89’) si procura il rigore trasformato da Pellissier. Nei guai, invece, il Lecce a cui sono fatali proprio gli ultimi minuti. A Udine risultato in equilibrio fino al 75’, quando una sontuosa punizione di D’Agostino porta in vantaggio i friulani (unica compagine italiana superstite in Coppa Uefa). Il gol di Pasquale arriva in pieno recupero a fissare il 2-0 finale.