La Banca centrale europea ha tagliato il costo del denaro di mezzo punto percentuale, portando il tasso principale dal 2% all'1,50%, toccando così il minimo storico. La decisione è stata presa dal Consiglio direttivo "per consenso dopo un dibattito, direi, molto approfondito" ha detto il presidente Trichet. Altre volte aveva parlato di "decisione unanime".
Trichet ha anche detto che non è da escludere, se sarà giustificata, un'ulteriore discesa dei tassi. Anche se "tassi allo 0% comportano molti inconvenienti". Trichet aveva più volte ribadito che "non abbiamo deciso" che non si può scendere sotto l'1,50%.
"Stiamo valutando attentamente i possibili rischi di una deflazione". Ha detto Trichet, aggiungendo che i rischi di deflazione per Eurolandia sono comunque esigui. La Bce ha annunciato che l'inflazione nell'eurozona potrà scendere sotto lo zero a metà di quest'anno. Già la Banca centrale ha rivisto le sue stime su inflazione (per il 2009 tra +0,1% e +0,7%) e Pil (per il 2009 tra -3,2% e -2,2%).
Poi Trichet ha detto di non voler commentare "ipotesi assurde come quelle di un default dei paesi dell'eurozona", nei quali ha confermato di "avere piena fiducia". E "non si possono cambiare le regole per i problemi dell'Europa Est".
Affondano le Borse europee per effetto delle scelte della Banca centrale europea (Bce) sul costo del denaro nella zona euro. Intanto, l'Inghilterra, che è fuori dall'euro, ha deciso attraverso la sua banca centrale di tagliare di mezzo punto i tassi d'interesse portandoli allo 0,50%, a un passo dallo zero.
Tra le piazze europee Milano resta la più pesante, avendo superato -4%, con i maggiori ribassi per Banco Popolare, Unicredit, Mediolanum. Male anche Parigi, Francoforte e Londra, tutti sotto il 2%. Wall Street intanto ha aperto con il segno meno.