Atlante delle crisi


Stampa

Un contestato rapporto americano

Il muro al confine Usa muro_vergogna_296

Un rapporto del Pentagono, diffuso alla vigilia dell'insediamento di Obama, indica in Messico e Pakistan i Paesi dove le istituzioni democratiche corrono i rischi più seri.

Il testo nota che il governo è sotto la pressione dei narcos, e che l'ipotetico collasso della democrazia "richiederebbe una risposta da parte degli Usa, tenuto conto delle conseguenze che ciò avrebbe sulla sicurezza interna".

Calderon contesta il rapporto, sottolinea che, al contrario di quanto accade in Colombia, il governo controlla tutto il territorio nazionale, e promette: entro il 2012 i narcos saranno sconfitti.

Allarmato dal dilagare delle violenze oltre confine,il governatore del Texas, Rick Perry, ha chiesto al governo di Washington di destinare una parte delle risorse riservate alle guerre in Iraq e Afghanistan alla sicurezza lungo la frontiera meridionale.

Perry ha suggerito al Dipartimento di sicurezza interna l'invio di altri mille uomini, il potenziamento di aerei e tecnologie per rafforzare i controlli.

Il confine è segnato da ciò che i messicani chiamano "Muro della vergogna", una recinzione anti-clandestini in alcune zone "calde", di cui fu deciso l'ampliamento sotto il governo Bush.

Nella foto: un operaio sta sistemando una parte del "muro de la verguenza" che divide il Messico dagli Usa (Foto Ap)