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L'arte antica 'illumina' il Novecento

A Palazzo Pitti dal 14 marzo al 12 luglio la mostra 'Memorie dell'antico nell'arte del Novecento'

  >> Le opere in mostra (Foto)

  di Carla Toffoletti

  L'arte dell'antichità riflessa nell'arte del 
  Novecento,sculture e pitture che hanno attraversato i 
  secoli, a confronto con Dalì, Picasso, De Chirico,Morandi. 
  E' questa la scommessa della mostra "Memorie 
  dell'antico nell'arte del Novecento", che si inaugura oggi a
  Firenze, al museo degli Argenti di Palazzo Pitti.

  In totale 130 opere che, comparate tra loro, ci aiutano a 
  vedere direttamente la forza innovativa e rivoluzionaria 
  dell'arte del XX° secolo, contrapposta a un 
  Neoclassicismo storico ormai vuoto di contenuti.

  "E' una mostra che ci aiuta a capire come l'arte italiana 
  ed europea, dopo la rottura delle avanguardie, ritorna 
  all'ordine attraverso il recupero delle radici e della 
  tradizione, per approdare a una nuova arte che ci 
  identifichi nell'essere italiani", spiega a Televideo Ornella Casazza, una delle curatrici della mostra.

Opere a confronto, come il "Vaso ortogonale" con quadrettatura ad angolo retto realizzato da Gio Ponti, chiamato a risollevare le sorti della Ginori, bloccata ormai in forme stanche e ripetitive, messo a confronto con la fonte ispirativa, un vaso etrusco reticolato, proveniente dal Museo Archeologico di Firenze.

"E' stata una mostra molto laboriosa", spiega ancora Ornella Casazza. "Abbiamo ottenuto prestiti prestigiosi: le 'Repas frugal' di Picasso, proveniente dal Victoria and Albert Museum di Londra, la "Nascita dei desideri liquidi' di Salvador Dalì, prestata dal Guggenheim di Venezia, a testimonianza che anche gli autori stranieri subirono il fascino del nostro passato".

"Il ritorno alle origini diventa spinta creativa per una generazione intera di artisti italiani ed europei- ci ricorda la Casazza- la possibilità di un recupero di canoni, misure, moduli validi ancora oggi".