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L'Inter risponde alla Juve. Lotta per il 4° posto, vincono Genoa e Fiorentina

I nerazzurri superano 3-0 la Reggina. La Sampdoria espugna il campo del Torino sempre più in crisi. Stasera Napoli-Milan n

di Mauro Caputi

Restano sette i punti di vantaggio dell’Inter sulla Juventus. I nerazzurri rispondono prontamente al nuovo tentativo di avvicinamento dei bianconeri regolando a San Siro il fanalino di coda Reggina. Ai capoclassifica bastano 10 minuti a mettere la partita in discesa: al 6’ apre le marcature un ottimo inserimento di Cambiasso (peraltro schierato come difensore centrale al fianco di Rivas viste le numerose assenze nel reparto); al 10’ Mancini si procura il rigore che Ibrahimovic trasforma impeccabilmente. Al 58’ una nuova perla di Ibrahimovic, pallonetto liftato sotto la traversa, fissa il 3-0. Tutto per lo spettacolo, con i calabresi che restano ultimi a quota 20.

Attendendo il Milan, che difende il congruo vantaggio per il suo terzo posto nel posticipo del San Paolo contro il Napoli, Genoa e Fiorentina fanno il loro dovere e approfittano in pieno della sconfitta della Roma nell’inseguimento al quarto posto. Più convincenti i rossoblù che superano l’Udinese 2-0 a Marassi. La squadra di Marino resiste bene un tempo, poi forse risente della dura gara di San Pietroburgo che ha regalato i quarti di finale di Coppa Uefa. Il Genoa passa con Sculli al 60’ (ottima elevazione e colpo di nuca in anticipo) e con Milito in pieno recupero. La Fiorentina soffre parecchio nel derby contro un Siena particolarmente combattivo e spesso pericoloso. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa Mutu, al 73’, quando lo spettro del pareggio sembrava materializzarsi sempre di più. Da lì in avnati i viola hanno almeno altre due grosse occasioni per legittimare un vantaggio che non sembrava pienamente meritato, soprattutto per quanto fatto vedere dagli uomini di Giampaolo. La rincorsa al quarto posto, ultimo disponibile per la zona Champions, vede ora il Genoa a 51 punti, la Fiorentina a 49 e la Roma a 46.

In coda non si ferma la crisi di Lecce e Torino, entrambe impegnate in casa. I granata vengono subito colpiti da Pazzini (8’, per l’ex viola è l’8° gol in due mesi di campionato) e Sammarco (24’). Un lampo di Rolando Bianchi al 29’, colpo di tacco sottomisura a coronare un’incursione laterale, riaccende le speranze dei padroni di casa. Ma ci pensa Cassano al 69’ a spegnere le velleità della squadra di Novellino e a fissare l’1-3. I salentini fanno di poco meglio, impattando 2-2 con l’Atalanta e rimontando un doppio svantaggio. Orobici avanti con Padoin al 3’; immediata risposta di Caserta al 9’. Ancora Padoin al 30’ e il risultato resta fino al 90’, quando Caserta si procura il primo rigore per i giallorossi in questo campionato (fallo di mano di Manfredini) e lo trasforma. Il Lecce aggancia il Torino a quota 24, con la Reggina a 20.

Poco più su, a 26, resta fermo il Bologna, sconfitto al Dall’Ara dal solito Cagliari corsaro. La squadra di Mihajlovic si arrende ad Acquafresca proprio nelle fasi finali del primo tempo. Nella ripresa manca la reazione e il Caglari, a 42 punti, sogna la zona Uefa. Si allontana dalla zona calda il Chievo, che a Verona supera di misura il Palermo 1-0. I rosanero restano in 10 per l’espulsione di Cassani al 36’ e subiscono il gol da Luciano al 1’ di recupero del primo tempo. La ripresa è quasi pleonastica e Di Carlo guarda con soddisfazione a quei 30 punti in classifica che ora danno un po’ di respiro.