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di Nicola Iannello
Un brutto pareggio per 0-0 tra Napoli e Milan chiude la 29.ma giornata di serie A. Non mantiene le promesse il match del San Paolo. Gli azzurri trovano un punticino che serve a poco. I rossoneri vedono avvicinarsi il Genoa (ora a -4) nella corsa al terzo posto che vale l’accesso diretto alla Champions League. Donadoni al suo debutto casalingo trova il suo passato da giocatore, ma lo aveva già esorcizzato sulla panchina del Livorno (vittoria per 1-0). San Paolo gremito, che però non risparmia qualche problema ai tifosi del Milan. Il tecnico dei partenopei si affida a una difesa a tre, con Santacroce, Cannavaro e Contini; il centrocampo è a cinque, con Grava, Pazienza, Blasi, Hamsik e Mannini (Montervino e Datolo vanno in panchina); Lavezzi a sostegno di Zalayeta in attacco. Ancelotti manda risponde con Maldini e Favalli coppia centrale non verdissima, Beckham, Pirlo e Flamini sull’asse centrale, Seedorf dietro le punte Pato e Inzaghi.
Partono bene i rossoneri che con Pato e Inzaghi procurano qualche affanno alla retroguardia partenopea (c’è anche il sospetto di un tocco di mano in area di Santacroce, su cui De Marco sorvola). Seedorf impegna Navarro da fuori. Intorno alla mezz’ora si sveglia in Napoli. In meno di un minuto i padroni di casa hanno l’occasione per passare. La prima la sventa Dida, alzando sopra la traversa un destro maligno di Lavezzi dal limite. La seconda la neutralizza l’arbitro: sul calcio d’angolo, Hamsik irrompe e insacca su torre di Zalayeta ma De Marco annulla per un fuorigioco che non c’è. Il Milan riprende la gestione della palla e il primo tempo termina senza reti.
Il primo scossone della ripresa è l’ingresso in campo di Kakà al posto di Seedorf (57’), il secondo quello di Ronaldinho per Inzaghi (63’). Il Napoli sembra soffrire il possesso palla rossonero, ma Zalayeta su cross di Hamsik mette fuori una ghiotta occasione. I padroni di casa prendono campo. Ancora Zalayeta, innescato da Lavezzi, vicino al gol, con una doppia conclusione che chiama Dida al doppio salvataggio. Santacroce sfiora l’autogol con un retropassaggio di testa. Il clima si fa caldo nel finale, con un duello Blasi-Beckham e un parapiglia seguito alle proteste di Pato per un fallo di mani non fischiato a Mannini. Allo scadere, una punizione di Bekham da lontano chiama Navarro alla parata in due tempi. Finisce senza reti una partita che ha visto un numero di passaggi sbagliati incalcolabile. Per Donadoni il secondo pareggio in due gare, per Ancelotti un passo indietro dopo lo squillante 5-1 di Siena.