di Juana San Emeterio
TWO LOVERS
Di James Gray, Usa 2008 ( Bim distribuzione) Joaquin Phoenix,
Gwyneth Paltrow, Vinessa Shaw, IsabellaRossellini, Elias Koteas,
John Ortiz, Samantha Ivers, Jeanine Serralles
Dopo film come il recente “Revolutionary road”, il cinema americano
torna a parlare dei rapporti umani e della complessità dei
sentimenti con una storia ‘semplice e complicata’. Siamo in una New
York di oggi, fotografata in modo freddo e cupo, Leonard (Joaquin
Phoenix) è un giovane uomo che abita in famiglia, potrebbe
definirsi un bamboccione, che lavora di malavoglia nella lavanderia
del padre, affetto da disturbi bipolari dopo l’abbandono della
fidanzata. Il giovane che si stà riprendendo dopo un tentativo di suicidio sotto lo sguardo preoccupato dei suoi genitori, incontra due donne. Una Michelle (Gwyneth Paltrow), una bellissima e misteriosa vicina di casa e Sandra (Vinessa Shaw), la deliziosa figlia dell’uomo d’affari che sta per comprare la lavanderia della sua famiglia.
Leonard deve fare i conti con i propri fantasmi e le proprie aspirazioni diviso tra i due oggetti del desiderio, ognuna a suo modo dedita al sentimento amoroso. Questo adolescente, troppo cresciuto non sa se seguire il proprio destino e sposare Sandra, la donna che i suoi genitori hanno scelto per lui, o ribellarsi e ascoltare i sentimenti che prova per la vicina di casa, bella e volubile, di cui forse è perdutamente innamorato. Combattuto tra ragione e istinto, fra l’impeto del desiderio o la sicurezza dell’amore solido. dovrà fare la scelta più difficile... da adulto.
Con una trama che sulla carta poteva sembrare da commedia sentimentale, il regista James Gray segna con Two Lovers un'importante svolta nella sua carriera. Dopo tre film drammatici, i 'romanzi criminali' come “Little Odessa”, “The Yards” e “ I padroni della notte” mette in scena un dramma romantico girato come fosse un ‘noir’. Gray ha raccontato di aver preso ispirazione da un racconto di Dostoevskij, "Le notti bianche", per descrivere le dinamiche di un sentimento sempre più difficile da portare sullo schermo perché ormai letto e riletto apparentemente in tutti i modi. Riesce a farlo con sensibilità anche grazie a una sceneggiatura che cerca di essere aderente alle storie reali. “Di solito – ha detto il regista- i film che parlano d’amore sono commedie romantiche. Molto spesso ci innamoriamo di un sogno o di un’ossessione, queste conclusioni mi hanno fatto venire voglia di scrivere una storia che parla d’amore, ma da un punto di vista che mi è sembrato personale”.