Ricchissimo, figlio di quell’Oswald Mosley che tra le due guerre mondiali fondò l'Unione Britannica dei Fascisti e manifestò una sperticata ammirazione per Hitler e Mussolini, presidente della Formula Uno da 18 anni, ex pilota di Formula 2, messo alla gogna da un tabloid domenicale londinese per uno scandalo sessuale dal quale è uscito forse più forte di prima. Storia, in breve, di Max Mosley.
Nato a Londra nel 1940, si laurea in fisica e studia diritto diventando avvocato. Negli anni '60 tenta la carriera di pilota, ma con risultati modesti: è in Formula 2 alla guida di una Brabham della scuderia di Frank Williams. Nel 1969 si ritira dalle corse e partecipa alla fondazione della March Engineering.
E’ il 1974 quando fonda .insieme a Bernie Ecclestone, Frank Williams, Ken Tyrrell e altri rappresentanti delle principali squadre, la FOCA (Formula One Constructors Association), associazione che rappresenta gli interessi commerciali di queste scuderie negli incontri con la FISA (Fédération Internazionale du Sport Automobile), una sotto-organizzazione della FIA all’epoca organo mondiale di governo degli sport motoristici. Nei primi anni ‘80 è lui a rappresentare la FOCA nella cosiddetta “guerra FISA-FOCA”. Dopo il Gran Premio del Sud Africa 1981, a cui partecipano solo le scuderie legate alla FOCA, è uno dei fautori del Patto della Concordia, accordo che sancisce la fine delle ostilità tra i due organismi: da quel momento, la FISA ha il controllo del regolamento, mentre la FOCA la gestione dell’aspetto economico e commerciale. Dopo una breve parentesi in politica (abbandona il mondo automobilistico per lavorare con il partito conservatore britannico), nel 1986 torna nella Formula 1 da presidente della commissione dei costruttori all’interno della FISA e fonda la Simtek. 5 anni dopo è in vetta all’organizzazione dopo aver sconfitto Jean-Marie Balestre, presidente uscente della FISA. La sfida lanciata a Balestre, allora presidente anche della FIA, nasce dal caso Ayrton Senna.
Nel 1989 il pilota viene squalificato in seguito a uno scontro con il compagno di scuderia Alain Prost durante il Grand Prix del Giappone. “Quello che è accaduto in Giappone a Senna- afferma Mosley- mi ha disgustato. Dimostra che la FISA non è corretta”. Balestre avrebbe infatti fatto pressioni sui direttori della corsa per favorire il suo connazionale, garantendo la squalifica di Senna. Nel 1993, in seguito a una riorganizzazione, la FISA diventa la branca sportiva della FIA e nello stesso anno viene eletto presidente, incarico che gli viene confermato nel 1997, nel 2001 e nel 2005.
Il 30 marzo 2008 lo scandalo. Il quotidiano inglese News of the World, pubblica immagini tratte da un video in cui Mosley prende parte a un'orgia con prostitute in uniformi naziste. A causa delle violente polemiche che ne vengono, è costretto a delegare la decisione sulla sua permanenza a capo della FIA all'Assemblea generale della federazione. In giugno, l’Assemblea si pronunciata a suo con 103 voti favorevoli, 55 contrari, 7 astenuti e 4 nulli.
Un mese dopo, un tribunale britannico condanna il quotidiano al pagamento di 60 000 sterline (circa 75 000 Euro) come risarcimento per la violazione della sua privacy di Mosley.
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Il 13 aprile nella storia
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1986: Wojtyla nella Sinagoga di Roma, la prima volta di un Papa | 1997: Woods è il più giovane vincitore del Golf Masters Tournament | 2002: Muore in un incidente stradale il cantante Alex Baroni | 2004: Rapiti in Iraq Quattrocchi, Agliana, Stefio e Cupertino |
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