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27 aprile

Posata la prima pietra di Westminster, parte il Giro automobilistico d'Italia, nasce Lello Bersani, nasce Moana Pozzi

Il 27 aprile del 1994, una nuova bandiera sventola davanti alla sede delle Nazioni Unite a New York: è quella sudafricana. Dopo più di tre secoli, il vessillo porta anche i colori delle organizzazioni di colore: verde, nero e oro si uniscono ai colori tradizionali rosso, bianco e blu. E’ la testimonianza che qualcosa di grande è successo in un Paese, ultimo tra quelli ricchi e avanzati, in cui il razzismo è legge di stato. E’ la testimonianza delle prime elezioni multirazziali nella storia del Sudafrica che, l’8 maggio dello stesso anno, elegge alla presidenza Nelson Mandela. Un traguardo macchiato di sangue. Milioni di sudafricani di tutte le razze affollano i seggi elettorali, esprimendo la condanna per la sanguinosa serie di 15 attentati, verificatisi nei tre giorni precedenti, con i quali gruppi di irriducibili hanno tentato di fermare l'orologio della storia. File interminabili di elettori si formano soprattutto nelle township nere di tutto il paese, i cui abitanti esercitano il loro diritto di voto per la prima volta nella vita. Un diritto conquistato pian piano a partire dal 1989 e cominciato con un sorprendente tea-party.

Città del Capo, 5 luglio 1989: il presidente sudafricano Pieter Botha invita l'ergastolano Nelson Mandela a ''prendere il tè'' nella sua residenza. Dopo 45 minuti di colloquio, scortato dalla polizia, il leader dell'African national congress torna nel carcere di Victor Verster. E' il primo segnale del difficile percorso che porterà il Sudafrica alle prime elezioni a suffragio universale.
2 febbraio 1990: ''L'interdizione dell' Anc, del Pan africanist congress, del Partito comunista sudafricano e di altre organizzazioni minori è revocata''. Lo annuncia Frederik De Klerk, nuovo presidente, nel discorso di apertura del parlamento.
11 febbraio 1990: ''Abbiamo aspettato troppo a lungo la nostra libertà e non possiamo aspettare più. E' il momento di intensificare la lotta su tutti i fronti'', dichiara Nelson Mandela nel giorno della sua liberazione, a Città del Capo.
2 maggio 1990: ''I bianchi non hanno nulla da temere dall'Anc'', afferma Mandela, aprendo i primi colloqui bilaterali Anc-governo. 
7 agosto 1990: ''L'Anc annuncia la sospensione di tutte le azioni armate con effetto immediato'', recita un comunicato congiunto emesso al termine di un incontro a Pretoria tra governo e Anc.
18 marzo 1992: ''In un certo senso, questo è il giorno in cui nasce una nazione nuova. Oggi abbiamo chiuso il libro dell'apartheid'', dichiara De Klerk a Città del Capo, dopo il referendum del 17 marzo che approva la rinuncia dei bianchi al sistema di apartheid.
21 giugno 1992: ''Perché dovremmo continuare a trattare con gente che ci sta assassinando?'',dice Mandela nella township di Sebokeng, dopo l'eccidio di 45 persone a Boipatong, vicino a Johannesburg, il 17 giugno.
15 ottobre 1993, giorno dell'assegnazione del premio Nobel per la pace ai due protagonisti dell'abolizione dell'apartheid: ''Dedico questo riconoscimento al coraggioso popolo sudafricano, bianchi e neri, che ha sofferto tante traversie'', dichiara Mandela. ''Spero che tutti i sudafricani siano motivati per costruire assieme una società migliore e più giusta'', commenta De Klerk.
24 aprile 1994: ''Noi sudafricani siamo una cosa sola. Abbiamo bisogno gli uni degli altri'', afferma Mandela, nel comizio di chiusura della campagna elettorale a Durban.
25 aprile 1994: ''Abbiamo bisogno di mostrare al mondo che qualcosa di buono e di grande può venire dall'Africa'', dice De Klerk, parlando nell'ultima seduta del parlamento bianco.

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Il 27 aprile nella storia

1840: A Londra posata la prima pietra di Westminster 1901: Parte il Giro automobilistico d'Italia. Vince Giovanni Agnelli 1922: Nasce il giornalista Lello Bersani 1961: Nasce l'attrice hard Moana Pozzi

 

 

 

Pagina realizzata in collaborazione con Rai Teche.