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12 maggio

Nasce Burt Bacharach, Einaudi è secondo presidente della Repubblica, si vota per il Referendum sul divorzio, inaugurata la Modern Tate Gallery

C'è sempre stato un qualcosa di drammatico attorno alla sua vicenda umana. E la sua scomparsa prematura è parso evento scritto nel destino di un'artista che con la fortuna è sempre stata in largo credito. E' stata una delle voci migliori della canzone italiana, un'interprete che solo in qualche occasione ha avuto la possibilità di esprimere al meglio il suo talento e che solo di rado ha avuto il successo che meritava.

Probabilmente, se fosse nata in un Paese dove la musica è trattata con meno superficialità sarebbe entrata nel novero dei grandi: in Italia, invece, ha dovuto fare i conti con un repertorio quasi mai all'altezza dei suoi mezzi e con una mentalità provinciale che le ha quasi distrutto la carriera. Per anni ha vissuto ai margini del mondo musicale perché le era stata assegnata una fama di iettatrice: la superstizione è stata più forte del suo talento e così, per un lungo periodo, nessuno le ha offerto l'occasione di tornare ad occupare quel posto da protagonista che meritava. Una vicenda assurda che ha inciso profondamente su una personalità fragile e facile alla depressione.

Mia Martini, registrata all'anagrafe di Bagnara Calabra il 20 settembre del 1947,era lo pseudonimo di Domenica Bertè, sorella più grande di Loredana. Comincia la sua carriera al principio degli anni '60, come cantante ‘ye-ye’ sotto la guida di Carlo Alberto Rossi. Inizia così un’avventura lunga trent'anni, fatta di 17 album e un successo racchiuso in una manciata di titoli. E’ il 1962 quando, quindicenne e con il nome di Mimì Bertè, incide il singolo “I miei baci non li puoi scordare”. Per il successo, però, deve aspettare 10 anni. L'estate del 1972 lancia due giovani stelle: una è Marcella Bella con “Montagne verdi”, l'altra è lei con “Piccolo uomo”, frutto di una collaborazione con Bruno Lauzi, che si aggiudica il Festivalbar. L'anno prima aveva cambiato nome in Mia Martini e con un brano d'avanguardia, il trasgressivo “Padre davvero”, tratto dall'album “Oltre la collina” (tra gli autori c'è Claudio Baglioni) e censurato dalla Rai, aveva vinto a sorpresa il primo festival d'Avanguardia di Viareggio.

La consacrazione arriva nel 1973 con “Donna sola”, “Minuetto”, scritta per lei da Califano, e “Inno”. Nel 1974 la critica europea la premia come cantante dell'anno e le hit parade ospitano il suo “Donna con te”. Inizia una triennale collaborazione con Charles Aznavour suggellata, nel 1977, da un memorabile concerto all'Opera di Parigi. Poi gli anni difficili, in cui è emarginata dall'ambiente con la fama di menagramo. Un primo rientro lo tenta al Sanremo 1982 con “E non finisce mica il cielo” di Ivano Fossati. Il secondo, e definitivo, si deve alla grinta di Adriano Aragozzini, che la convince a partecipare al Sanremo 1989 (il primo della sua gestione) con “Almeno tu nell'universo”, premiato dalla critica e secondo assoluto dietro a “Ti lascerò” del duo Oxa-Leali. Va meno bene l'anno dopo, quando torna a Sanremo da favorita con “La nevicata del '56”, che non ottiene il successo sperato.

A Sanremo è anche nel 1991 con l'appassionata “Uomini” e nel 1993 in coppia con la sorella, Loredana Bertè. Sono partecipazioni non memorabili, che non la lanciano in vetta alle classifiche di vendita. Ma ormai la sua voce roca e grintosa è tornata e lei, discreta compositrice e grande interprete, è contesa da autori vecchi e giovani. A fine 1993, dà vita con Roberto Murolo a una appassionata intepretazione in dialetto napoletano di “Vieneme” di Enzo Gragnaniello.

Negli ultimi anni, stava recuperando i crediti che aveva con la fortuna: ma evidentemente era scritto nel destino che la sua doveva rimanere la storia di un grande talento sfortunato. Mia Martini muore il 12 maggio del 1995 per una insufficienza cardiaca.


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Il 12  maggio nella storia

1928: Nasce il compositore Usa Burt Bacharach 1948: Luigi Einaudi è il secondo presidente della Repubblica 1974: In Italia si vota per il Referendum sul divorzio 2000: A Londra inaugurata la Modern Tate Gallery

 

 

 

Pagina realizzata in collaborazione con Rai Teche.