Una vita limpida senza scandali, senza scosse, senza pettegolezzi: un uomo legato alle tradizioni, alla famiglia, alla casa, con un unico matrimonio, fatto eccezionale per la turbolenta Hollywood. Si fecero dei nomi, accanto al suo: quelli di Patricia Neal, Ava Gardner, ma rimasero solo dei nomi. Uomo leale, timido e risoluto nello stesso tempo, ingenuo e tenace, è stato un tutt'uno con i suoi personaggi e ha rappresentato un modello per l'americano medio, che in lui si rispecchiava. Puro paladino di nobili cause senza pentimenti o rimpianti.
Nato in un ranch del montana nel 1901, Gary Cooper capitò nel cinema per caso, come cow boy, meravigliandosi che lo pagassero per cadere da cavallo. E quando gli portarono a 63 dollari settimanali la paga, non volle credere e inghiottì a Vuoto. Samuel Goldwyn (quello della Metro Goldwyn Mayer) gli disse che se avesse '' inghiottito così anche nei prossimi film'' il salario sarebbe aumentato ancora.
E' stato il protagonista, per trent'anni, dei maggiori film americani: benché tutte le donne fossero innamorate di lui, sullo schermo non era il ''conquistatore'' per eccellenza, non era ''il bello'' come Tyrone Power: era simpatico e umano. Ne era consapevole, tanto da rifiutare il ruolo di Rhett in ''Via col vento'': rinunciò, così, a diventare il re di Hollywood, titolo che spettò a Clark Gable.
Non rimpianse mai la decisione presa. Due premi Oscar (uno per ''Il sergente York'' del 1941, l'altro per ''Mezzogiorno di fuoco'', 1952, film che segnò il punto più alto della sua carriera artistica), un terzo Oscar pochi giorni prima della morte.
Cominciò destreggiandosi con il lazo e cadendo da cavallo (aveva 23 anni); le più belle dive di Hollywood furono messe al suo fianco, da Clara Bow a Ingrid Bergman, da Marlene Dietrich a Grace Kelly e Audrey Hepburn; fu diretto dai registi più grandi, da Frank Capra a Lubitsch, da Wilder Zinneman: nei suoi 94 film c' è tutta la storia del cinema americano.
Sposò un'attrice, Veronica Balfe (in arte Sandra Shaw) che per lui abbandonò il cinema; ebbero una figlia, Maria, che fu il perno di tutta la loro vita. Adottarono, nel 1948, una bambina di Cassino che aveva perso il padre nella famosa battaglia. Dopo una lunga crisi religiosa abbracciò la fede cattolica, guidato, in questo passo, dalla moglie che si era convertita. Non volle che ne fosse data pubblicità. Si intuì qualcosa quando nel 1953 venne a Roma, con Veronica e Maria, per essere ricevuto da Pio XII. Morì il 13 maggio 1961 dopo una lunga malattia.
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Il 13 maggio nella storia
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1909: Parte da Milano il primo Giro d'Italia | 1950: Nasce il cantante Usa Stevie Wonder | 1978: Entra in vigore la legge 180 che abolisce i manicomi | 1981: Alì Agca tenta di assassinare Papa Wojtyla |
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