20 maggio: corre l’anno 1908. In Pennsylvania, nasce James Stewart. 19 anni dopo, Charles Lindbergh compie la prima traversata in aereo dell’Oceano Atlantico senza scalo. Ed è il 1957 quando Jimmy Stewart interpreta il ruolo di Lindbergh nel film ‘The spirit of Saint Louis’.
Ricordiamo l’impresa del venticinquenne Lindbergh che, partito alle 7.52 del 20 maggio dal Roosevelt Field, vicino a New York, arriva dopo 33 ore e 39 minuti di volo nel Champs de Le Bourget, vicino Parigi, a bordo di un monoplano leggero. .Quel magico volo, agli albori dell'aviazione, lo consegna subito alla leggenda. Il presidente Calvin Coolidge gli riconosce la Distinguished Flying Cross e lo nomina colonnello della riserva dell'aviazione degli Stati Uniti. Il governo francese gli concede la Legion d'Onore. Lo stesso anno viene eletto dal Time «Man of the Year». 30 anni dopo, James Stewart fa rivivere quei 3600 chilometri, durante i quali il pilota solitario ripercorre le tappe della sua vita e scopre in se stesso un’insospettata fede religiosa. Il film esce nelle sale nel 1957. Costo: 6 milioni di dollari.
>> Il volo di Linbergh (foto)
>> Lindbergh interpretato da Stewart (video)
L’omaggio a James Stewart, l'attore indimenticabile scelto da Hitchcock in 'L'uomo che sapeva troppo', 'Nodo alla gola', 'La donna che visse due volte', ‘La finestra sul cortile’, che a 25 anni fu spedito in un bordello dal tirannico boss della MGM Louis B. Mayer perché la gente non cominciasse a malignare che era gay.
Alto, dinoccolato, occhi chiari, una loquela incerta, che nei primi anni sembrava dover pregiudicare il suo successo come attore, esordisce al cinema nel 1935 con ''Ultime notizie'' di Tim Whelan. Nato da una famiglia borghese, aveva iniziato a recitare nella compagnia teatrale diretta da Joshua Logan (di cui faceva parte anche Henry Fonda) mentre seguiva a New York i corsi di architettura. A soli quattro anni dall'esordio, arrivano due film importanti, pietre miliari della 'sophisticated comedy': ''Scrivimi fermo posta'' di Ernst Lubitsch e ''Scandalo a Filadelfia'' di George Cukor. Per il film di Cukor ottiene il primo Oscar (quello alla carriera arriva nel 1984). Tra il '38 e il '39 interpreta anche due film di Capra, ''L'eterna illusione'' e ''Mr. Smith va a Washington'' che ne definiscono il carattere, varie volte ripreso, del buono destinato al successo.
Con i suoi apologhi apparentemente ottimistici, Capra, che ne fa anche il protagonista di ''La vita è una cosa meravigliosa'' (1946), mette contemporaneamente in rilievo l'adattabilità di Stewart a ruoli più complessi. Gli stessi che lo renderanno interprete convincente di film in cui, dietro la maschera della bontà e dell' onestà, emergono i tratti contrastanti di un eroe diviso tra vulnerabilità e durezza. E' il caso di alcuni western girati , in particolare ''Lo sperone nudo'' (1953) e ''L'uomo di Laramie'' (1955), o ''Anatomia di un assassinio'' (1959) e ''L'uomo che uccise Liberty Valance'' (1962). Contemporaneamente, arriva la grande stagione con Hitchcock. Quasi si stenta a riconoscere nella finezza dell'interprete che si cala nel disagio dei personaggi di Hitchcock, lo stesso attore che parlava ai conigli nel fortunato ''Harvey'' (1950) tratto da una commedia di grande successo a Broadway. Il reporter che scoprendo un omicidio riflette sull'essenza del matrimonio; il turista coinvolto in un complotto politico; il detective sofferente di vertigini fatalmente attratto da una ''doppia'' Kim Novak; il professore che smaschera due studenti assassini. Più perplesso che ambiguo, Stewart dà vita a questi personaggi con l'eleganza e la misura che il cinema di Hitchcock impone alla figura dell'innocente travolto da un caso avverso. Negli ultimi anni, deluso dal cinema, si dedica alla tv e alla scrittura. Sul piccolo schermo, dopo i telefilm in cui interpreta l'anziano avvocato Hawkins, torna per un serie il cui protagonista è un agente della Cia.
Nel 1989 pubblica ''Jimmy Stewart e le sue poesie''. Tutto era cominciato su suggerimento della moglie che lo aveva spinto a scrivere un sonetto comico. Una delle sue poesie, intitolata ''La carriera'', si conclude così: ''Sono solo una telecamera e ho fatto il meglio che potevo''.
>> James Stewart, la fotogallery
Il 20 maggio nella storia
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1498: Vasco de Gama raggiunge l'India | 1874: Levi Strauss e Jacob Davis ottengono il brevetto Usa per i jeans | 1940: I primi ebrei arrivano al campo di Auschwitz | 1999: Le Brigate rosse uccidono Massimo D'Antona |
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