Il Tribunale ordinario di Parigi ha respinto il ricorso presentato dalla Ferrari relativo al cambiamento delle regole progettato dalla Fia per il campionato di F.1 del prossimo anno.
La scuderia di Maranello aveva chiesto senza successo di bloccare il regolamento che prevede un tetto per gli investimenti fino a un massimo di 40 milioni di sterline che di fatto spezzerebbe i team in due categorie, ma il presidente della Fia, Mosley, resta irremovibile e non intende modificare le regole. Le iscrizioni saranno aperte dal 22 al 29 maggio e a questo punto non si sa cosa farà la Ferrari.
Maranello, intanto, ironizza sulla Gp 3
I rappresentanti della Ferrari presenti a Parigi non hanno rilasciato commenti alla sentenza di Parigi. Ma Maranello va all'offensiva mediatica: "Gli uomini e le donne della Ferrari facevano fatica a credere ai loro occhi quando hanno letto sui giornali i nomi delle squadre che hanno proposto di partecipare al prossimo anno al campionato di F.1. Un campionato con queste squadre, con tutto il rispetto, non può avere lo stesso valore di quello attuale dove si affrontano i più grandi costruttori e i team che hanno fatto la storia. Sarebbe più adeguato chiamarla GP 3".
Alonso: "Noi piloti stiamo con le squadre"
Evidentemente Fernando Alonso non crede a un abbandono della Ferrari. Tanto da candidarsi per il futuro in F1 della 'rossa'. "Mi piace vincere -dice infatti l'asturiano- e per vincere bisogna avere una grande squadra. La Ferrari è uno dei migliori team". Non lo preoccupa la crisi di risultati: "Ci sono i cicli e ora vince la Brawn. Ma negli ultimi 10 anni la Ferrari ha vinto 7 Mondiali". Un accenno al braccio di ferro fra Fia e Fota."Noi piloti- spiega- stiamo dalla parte dei team. Sono loro che alimentano il business e investono. Sono loro che mantengono viva la Formula 1".
A Montecarlo con il kers
La scuderia di Maranello sogna di ripetere a Montecarlo la prima fila dello scorso anno e conferma il kers per avere una spinta in più. "Mi aspetto tempi più veloci del passato. Le slick rallentano le auto nelle curve veloci, ma si va più forte nelle lente", spiega Raikkonen. Il finlandese, da ferrarista, non è stato fortunato a Monaco negli ultimi due anni. "In gara bisogna essere perfetti-aggiunge-. Se perdi la concentrazione per un attimo finisci su un muretto".