di Nicola Iannello
Europa e retrocessione i temi della 37.ma giornata di serie A. La Juventus, passata a Siena 3-0, è sicura di accedere direttamente alla Champions League. A quota 71 punti come il Milan, superato in casa dalla Roma 2-3, i bianconeri diventano spettatori distaccati della sfida dell’ultima giornata tra rossoneri e Fiorentina (68 punti, grazie al pareggio agguantato in extremis a Lecce).
Analizziamo i casi possibili. La Juve va in Champions senza preliminari anche perdendo domenica prossima in casa con la Lazio: se il Milan batte la Fiorentina, scavalca sì i bianconeri, ma tiene a distanza i viola; se la Fiorentina batte il Milan, nell’ex aequo a tre, a 71 punti, i bianconeri sono premiati dalla classifica avulsa assieme ai viola. A questo punto, Milan e Fiorentina si giocano l’accesso diretto alla Champions in una partita secca: se il Milan vince o pareggia, va direttamente in Champions e la Fiorentina ai preliminari; se la Fiorentina vince, si profilano due casi: nel caso di sconfitta della Juve, ai viola basta la vittoria con un gol di scarto (vedi sopra il caso dell’ex aequo a tre a 71 punti); nel caso di vittoria o pareggio della Juve, ai viola occorre un successo con due gol di scarto, perché nella parità di punti solo col Milan i rossoneri sono avvantaggiati dalla differenza reti globale, che diventa il criterio discriminante in caso di parità negli scontri diretti (all’andata i rossoneri si imposero 1-0).
La Fiorentina è al riparo dall’assalto del Genoa, passato a Torino 3-2: i tre punti di distanza permetterebbero al Genoa di raggiungere i viola, ma gli scontri diretti assegnerebbero il quarto posto agli uomini di Prandelli. Grifone quindi certo del quinto posto: disputerà la nuova Europa League come la Roma, sesta.
In coda, il Lecce retrocede in serie B, dopo la Reggina. L’ultimo posto salvezza se lo disputano Bologna e Torino. I felsinei non sono andati oltre lo 0-0 a Chievo, mentre i granata sono stati superati tra le mura amiche dal Genoa. La permanenza in serie A verrà giocata in 90 minuti. Il Bologna riceve il Catania, il Torino va a Roma, sponda giallorossa. Le avversarie non hanno più nulla da chiedere al campionato, c’è solo da sperare nella professionalità dei giocatori. In caso di parità di punti, Bologna salvo per l’esito degli scontri diretti: 5-2 e 1-1.
Vediamo il dettaglio della giornata. I campioni d’Italia dell’Inter perdono 2-1 a Cagliari. In vantaggio con Ibrahimovic, che raggiunge Di Vaio in vetta alla classifica cannonieri con 23 centri, si fanno rimontare da Cossu e Acquafresca.
L’addio di Maldini al pubblico di San Siro è reso amaro dalla sconfitta patita con la Roma. Giallorossi in vantaggio con Riise, su punizione dal limite toccata da Pizarro. Il pari rossonero arriva solo dopo la metà del secondo tempo, con Ambrosini che ribadisce in rete una respinta di Artur su Inzaghi. Roma ancora avanti con Ménez, subentrato a Vucinic. Ambrosini pareggia su assist di Kakà, ma Totti, ancora su punizione toccata da Pizarro, fulmina Dida. Nel finale, espulso Ambrosini per proteste, dopo un contatto su Zambrotta in area giallorossa. Nel giro di campo finale, il congedo di Maldini è stato reso ancora più amaro da alcuni striscioni dei tifosi della curva sud, che lo rimproveravano per l’atteggiamento a loro dire arrogante fuori dal campo. Contestato anche Berlusconi, accusato di spendere poco per la squadra.
Show di Del Piero a Siena: due reti, una su punizione l’altra su azione, e un assist per Marchisio. La Juventus passa 3-0. Alex sale a 13 nella classifica dei bomber.
Nel pareggio di Lecce, salentini in vantaggio con Tiribocchi, Fiorentina al pareggio con Jorgensen al 90’.
Pareggio 2-2 tra Atalanta e Palermo. Doppietta di testa di Plasmati per la formazione di Del Neri, Succi e Miccoli per i siciliani.
Il Catania vince in rimonta sul Napoli. Un gran tiro da fuori di Bogliacino illude Donadoni. Morimoto di testa, Mascara su rigore e Falconieri con un terrificante destro da lontano danno i tre punti alla squadra allenata da Zenga.
Altalena di emozioni, si fa per dire, tra Sampdoria e Udinese: 2-2. Friulani in vantaggio col rigore di D’Agostino, Isla mette nella sua porta un cross di Cassano per il pari; padroni di casa in vantaggio con lo stesso barese su rigore, definitivo pareggio di Felipe con un colpo di testa su calcio d’angolo.
Il Toro si dispera per la sconfitta arrivata nel finale: 2-3. Genoa in vantaggio su rigore con Milito. Pareggio di Franceschini. Rossoblù ancora avanti su punizione di Olivera. Granata in gol con Bianchi, ma all’89’ il Principe (21 gol) inguaia il Toro, che in un minuto passa da +1 a pari punti col Bologna, avvantaggiato dagli scontri diretti. Ai granata potrebbe non bastare un successo a Roma, se il Bologna vince in casa col Catania. Tutto da dimenticare il finale dell’Olimpico, con la rissa in campo tra giocatori.