Culture


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Una piccola, palpitante confessione

Intervista a Margaret Mazzantini b

di Carla Toffoletti

Al via l’ottava edizione di Letterature, Festival internazionale di Roma, che proseguirà fino al 25 giugno nel suggestivo scenario della Basilica di Massenzio. Il tema che ogni autore sarà chiamato a sviluppare è Terra /Luna, un‘infinita risonanza.

A inaugurare la kermesse Sergio Castellitto che presenta Margaret Mazzantini nella serata «Colpi di Luna», che la scrittrice divide con il collega americano Andrew Sean Greer. L'intervista all'autrice.

I Narratori sono chiamati a presentare testi inediti e a leggerli in pubblico. Di cosa tratta il suo racconto?
Una piccola confessione sincera e palpitante del rapporto con la scrittura e della mia fatica di scrivere. La scrittura ha una doppia natura, di grande naturalezza, ma anche di grande fatica. Non è stato facile per me trovare la strada. Avevo dentro di me una grande energia che andava indirizzata. Io sono una molto fisica e vitale, mentre la scrittura ti estranea, ti obbliga a ritirarti. Ho sofferto molto anche se per contro ci sono gioie infinite. Lo scrivere è una gioia violenta, è il confronto con l’ignoto, lo sconosciuto, l'imprevedibile. Questa ricerca è faticosa . Di questo parlerà anche il mio inedito. Ho avuto un padre scrittore che ha avuto un rapporto durissimo e difficile con la scrittura. Da bambina mi ero fatta l’idea che la scrittura non desse la felicità e segregasse dal mondo. La figura di mio padre sempre chiuso nel suo studio, che si perdeva la vita e la gioia di tutta la sua famiglia mi ha segnato. E' stata dura, ma io sono una scrittrice di fantasia e con gli anni ho trovato la mia strada e la felicità.

Il tema di quest'anno, la luna e i suoi misteri
E’ un tema meraviglioso. La luna è il satellite a noi più vicino, ha un volto umano, molto mutevole, la luna scompare e riappare, ti segue. La luna accompagna i viaggiatori. Ogni viaggiatore notturno è uno scrittore. La scrittura è un tema lunare. Ogni volta che inizi non sai come andrà a finire. La terra e la luna, ossia l’altro da sé.

Cosa significa leggere a voce alta i propri scritti?
La letteratura letta e portata alle persone è sempre più apprezzata. Gli autori che leggono danno una loro punteggiatura, svelando qualcosa che c’è dentro, un percorso interiore. Io ho un’attitudine al leggere chiaro. Vengo da teatro e dalla recitazione, leggere un testo significa anche interpretarlo e leggere il proprio significa trasmettere la parte più profonda di sé.