Il Rapporto Istat 2008


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L'identikit del nuovo disoccupato

Uomo, di mezza età, vive al Centro-Nord soldi_hp

Una famiglia su 5 ha difficoltà economiche crescenti e il 6,3% addirittura non arriva a fine mese. E' lo scenario dell'Istat contenuto nel Rapporto 2008,secondo il quale il 22% circa delle famiglia è vulnerabile a causa anche del fatto che l'Italia è uno dei Paesi Ue con la "maggiore diffusione di reddito relativamente basso" Infatti, del 22% di chi ha problemi, circa 2 milioni e mezzo di famiglie (10,4%) vivono difficoltà più o meno gravi e vengono in prevalenza da Sicilia e Calabria.

"Peggiorano, a causa della crisi in atto" le condizioni del mercato del lavoro in Italia. Lo si legge nel Rapporto 2008 dell'Istat, nel quale si sottolinea che, per la prima volta da 13 anni, la crescita degli occupati nel 2008 è inferiore a quella dei disoccupati. Infatti a fronte di 183mila nuovi occupati nel 2007,i disoccupati aumentano di 186mila unità, sempre nel 2007. Il nuovo disoccupato, secondo l'identikit Istat, è uomo tra i 35 e i 54 anni, residente nel Centro-Nord con istruzione media, sposato o convivente.

In Italia, la pressione fiscale complessiva nel 2008 è diminuita dello 0,3% rispetto al 2007, passando quindi dal 43,1% al 42,8%. Lo rileva l'Istat nel Rapporto del 2008 secondo il quale il dato è riferito all'ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil. La pressione fiscale, però, è più alta del 2,6% rispetto alla media dei Paesi Ue. L'Istat rileva un calo delle entrate da Iva (-4%) e dell'Irap (-8,5%).

Per contrastare la crisi si realizzi un "patto tra Nord e Sud che trasformi il Mezzogiorno da problema a risorsa". Lo chiede il presidente della Camera, Fini alla presentazione del Rapporto annuale Istat sulla situazione del Paese. "Quella del federalismo fiscale - ribadisce - può essere per il Mezzogiorno una grande opportunità".Per questo "è indispensabile avviare il confronto fra le parti politiche e sociali per una riforma strutturale del welfare", riequilibrando "il peso delle pensioni con quello della protezione del lavoro".

Sono 3,9 milioni gli stranieri presenti in Italia al primo gennaio 2009.Il tetto dei 60 milioni di residenti,secondo l'Istat, è stato raggiunto proprio grazie alle presenze straniere. Anche nella scuola gli alunni stranieri sono 574 mila nell'anno scolastico 2007 -2008, l'87% in più rispetto al 2003- 2004. Dalla relazione annuale Istat emerge inoltre che gli immigrati si spostano molto di più sul territorio degli italiani e che vanno di meno dal medico.

Tra le novità in tema di immigrazione si registra nel 2008 il sorpasso degli ingressi di extracomunitari rispetto ai comunitari. Nel nostro Paese sono arrivati 274 mila stranieri extracomuntiari,contro i 185 mila comunitari. La comunità più presente resta tuttavia quella romena che conta 780 mila unità. Da segnalare che nel 2007 sono stati celebrati almeno 34 mila matrimoni con almeno un coniuge straniero, un numero che ammonta al 13,8% del totale dei matrimoni registrati in Italia.