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Crisi, Draghi: possibile uscire più forti

L'intervento del governatore di Bankitalia all'Assemblea annuale dell'Istituto n

"Occorre sanare la ferita che la crisi ha aperto nella fiducia collettiva". E "la fiducia non si ricostruisce con la falsa speranza, ma neanche senza speranza: uscire da questa crisi più forti è possibile". E' il messaggio lanciato dal governatore di Bankitalia, Draghi, nelle "Considerazioni finali" all'Assemblea annuale dell'Istituto centrale.

Nella sua relazione, dedicata interamente al tema crisi e alle strategie per uscirne, Draghi sostiene che "molto è stato fatto", ma "molto resta ancora da fare" per il lavoro, le imprese, il Paese. "In Italia la crisi mondiale determinerà una caduta del Pil di circa il 5% quest'anno, dopo la diminuizione di un punto nel 2008"- aggiunge Draghi, segnalando dati impietosi della recessione italiana. "Il crollo della domanda estera- dice- ha provocato una forte contrazione della produzione industriale e degli investimenti" e la reazione delle imprese è stata immediata: chiusura provvisoria di stabilimenti, riduzione della manodopera rinvio degli acquisti e dei pagamenti.

"I lavoratori in Cassa integrazione e coloro che cercano una occupazione sono già oggi intorno all'8,5% della forza lavoro, una quota che potrebbe salire oltre il 10%". Il governatore Draghi, nella Relazione, punta il dito sulla crisi del sistema produttivo: si stima un calo del 20% del fatturato e del 12% degli investimenti per industria e servizi. "A risentire della crisi sono soprattutto le imprese piccole,sotto i 20 addetti" e una loro mortalità eccessiva "è un grave rischio per l'economia".