Bjorn Borg nel corso della sua breve carriera è stato sei volte numero 1 del mondo per un totale di 109 settimane, ha vinto 11 titoli nel Grande Slam (6 all'Open di Francia e 5 consecutivi a Wimbledon) e per ben due volte si è aggiudicato la Masters Cup di fine stagione. Memorabili le sue battaglie contro rivali storici come Jimmy Connors, John McEnroe, Guillermo Vilas e Ivan Lendl. Cercò di fare del tennis la cosa più semplice possibile, si trattava solo di rimandare la palla una volta in piu' dell'avversario, come lui stesso ebbe modo di dichiarare. Un pallettaro a detta di molti, un pallettaro che fu però il più grande "passeur" della storia del tennis.
Nato in Svezia nella città di Sodertalje (vicino a Stoccolma), il 6 giugno 1956, è stato il più grande campione di quel periodo in cui le racchette erano pesanti e fatte di legno. Il suo caratteristico rovescio a due mani, che allora costituiva una novità, per molti era un difetto tecnico. In realtà i risultati smentirono tutti i critici. Borg dimostrò che si poteva essere forti senza saper giocare bene a tennis: era il numero uno ma almeno un centinaio di giocatori al mondo colpivano al volo meglio di lui, servivano meglio di lui e avevano un braccio più "virtuoso" del suo. Tuttavia nessuno aveva la sua velocità di spostamento, la sua capacità di concentrazione e la sua stessa resistenza negli incontri-maratona.
A soli 15 anni fa il suo esordio in Coppa Davis con la nazionale svedese: sconfigge in 5 set il neozelandese Onny Parun. Pochi mesi dopo vince il singolare maschile Junior del Torneo di Wimbledon. Nel 1973 - il suo primo anno da professionista - si rivela al mondo raggiungendo il quarto turno all'Open di Francia in cui viene battuto da Adriano Panatta e all'US Open, e i quarti di finale alla sua prima partecipazione a Wimbledon.
Uno dei peggiori momenti della carriera di Bjorn Borg è stato quando ha perso nel 1981 contro John McEnroe la finale degli US Open, un torneo che non riuscì mai ad aggiudicarsi nonostante le quattro finali giocate.
Borg si ritirò nel 1983 a soli ventisei anni perché nauseato dai massacranti allenamenti quotidiani. Nel 1989 sposò Loredana Bertè (in passato fidanzata del tennista italiano Adriano Panatta): il matrimonio però non durò a lungo.
Borg divenne il simbolo dell'epoca d'oro della sponsorizzazione: fu un personaggio altamente carismatico che contribuì più di ogni altro alla diffusione del tennis come sport di massa.
Nel 1991, dopo molti anni di completa inattività, lo svedese tentò il rientro nel circuito tennistico mondiale al torneo di Montecarlo. Scese in campo sul centre-court del principato contro Jordi Arrese, armato della sua vecchia Donnay di legno, ora priva di serigrafie e di ogni dicitura sul telaio.
Si ritira definitivamente e negli ultimi anni si è limitato a giocare occasionalmente in tornei senior organizzati appositamente per vecchie glorie: qui ha potuto affrontare nuovamente i suoi vecchi rivali McEnroe, Connors e Vilas.
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Il 6 giugno nella storia
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1599: Nasce Diego Velazquez | 1799: Nasce Aleksandr Puskin | 1861: Muore Camillo Benso conte di Cavour | 1972: Nasce Thomas Mann |
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