Giura che non andrà in pensione ''neppure a cento anni'', lui 'bravo presentatore' per antonomasia, icona della tv nazional popolare, talent scout ma anche regista pronto sempre a scendere in campo per indirizzare, correggere, moderare, amalgamare. Pippo Baudo è il volto che forse meglio rappresenta la forza di mamma Rai, di un servizio pubblico che ''deve avere finalità più alte della tv commerciale'', di una televisione capace di attingere alla tradizione ma insieme di adattarsi all'evoluzione dei gusti del pubblico.
Nato nel 1936 a Militello in Val di Catania, una laurea in Legge nel 1959, approda a Roma nel 1960: presenta 'Guida degli emigranti' e 'Primo piano'. Ma il successo arriva nel 1966 con 'Settevoci'. Nel 1968 gli viene affidata la conduzione del Festival di Sanremo: sul palco sale la leggenda Louis Armstrong. Quattro anni dopo è anche in teatro con Sandra Mondaini, in una riduzione dell''Ora della fantasia' firmata da Maurizio Costanzo. Nello stesso anno debutta alla conduzione di 'Canzonissima': Loretta Goggi è la sua partner, Marcello Marchesi e Dino Verde sono gli autori. Dopo 'La freccia d'oro', 'Senza rete', 'Spaccaquindici', 'Un colpo di fortuna', 'Secondo voi', 'Luna Park', nel 1979 sostituisce Corrado alla guida di 'Domenica in', che presenta fino al 1985 e poi nel 1991.
Nel biennio 1984-86 mette a segno i successi di 'Fantastico' e 'Serata d'onore', poi - dopo la polemica con l'allora presidente Enrico Manca sulla tv nazional popolare - lascia Viale Mazzini per passare, nel 1987, alla Fininvest. Dopo un anno di riflessione, torna 'a casa': prima su Raidue con 'Serata d'onore', poi su Raitre con 'Uno su cento' e ancora su Raiuno con 'Gran Premio' e 'Fantastico'. Lo aspetta un altro decennio di successi: sono gli anni di 'Varieta'', ancora 'Domenica in', 'Partita doppia', 'C'era due volte', 'Numero Uno', 'Tutti a casa', 'Papaveri e papere', 'Mille lire al mese' e soprattutto diversi Sanremo, di cui nel 1994 è anche direttore artistico. Ruolo che ricopre anche per tutte e tre le reti Rai (sotto la presidenza Moratti), risollevando con successo i destini dei palinsesti della tv pubblica, sempre più alle prese con la concorrenza di quella privata.
Nel 1996 nuovo scivolone: è coinvolto nell'inchiesta sulle telepromozioni e si autosospende dal video, non senza aver prima portato sulla ribalta del festival di quell'anno calibri come Springsteen, Tina Turner e Cher. Senza dimenticare Al Bano, ancora sconvolto dalla notizia della morte della figlia Ylenia. Nel 1998 torna per la seconda volta a Mediaset, dove realizza 'La canzone del secolo'. Ma è destino che gli si riaprano le porte della Rai: Superpippo riparte da Raitre, con 'Giorno dopo giorno' che diventa poi 'Novecento', ed è ancora successo, tanto che il programma sarà promosso su Raiuno. Ad attendere Baudo ci sono ancora la conduzione e la direzione artistica di Sanremo 2002 e 2003, la nuova avventura della striscia preserale 'Il castello', il varietà 'Cinquanta - Storia della tv, di chi l'ha fatta e di chi l'ha vista' per il cinquantenario del piccolo schermo.
Il 2004 è l'annus horribilis di Baudo, quello del burrascoso divorzio da Viale Mazzini e della dolorosa separazione dalla moglie Katia Ricciarelli dopo diciotto anni di matrimonio. Ma il futuro riserva ancora sorprese: il licenziamento da parte dell'azienda - seguito a una conferenza stampa carica di accuse- rientra e Pippo torna di nuovo 'a casa'. E a Katia, ospite nel 2005 della sua 'Domenica in' nelle vesti della protagonista del film 'La seconda notte di nozze' di Pupi Avati, il conduttore offre in studio una rosa. ''In una tv in cui trionfa la villania, la civiltà deve vincere'', spiega con l'abituale stile.Nel 2007 conduce il Festival di Sanremo con la soubrette Michelle Hunziker. Questa partecipazione gli permette di ottenere il primato tra i presentatori del Festival, superando le 11 partecipazioni di Mike Bongiorno. Gli elevati compensi, settecentocinquantamila euro per Baudo e un milione per la Hunziker, sono stati oggetto di polemica.
Nel 2008 presenta di nuovo la 58ª edizione del Festival di Sanremo, questa volta affiancato da Piero Chiambretti, l'anno precedente conduttore del Dopofestival. I due nuovi volti femminili scelti per affiancare i due mattatori nella kermesse sono due attrici, Bianca Guaccero e Andrea Osvart. In autunno ripropone 'Serata d'onore' il sabato sera su Raiuno. Scopritore di nuove proposte, ha portato sullo schermo televisivo tra gli altri Beppe Grillo, Heather Parisi e Lorella Cuccarini. Quando, durante spettacoli comici, o in vignette, viene fatta una parodia del presentatore, gli si fa pronunciare la frase "L'ho inventato io...." riferita a conduttori o showgirl di successo.
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Il 7 giugno nella storia
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